Come riporta Orizzonte Scuola, si possono registrare delle disparità sui contributi versati tra quanto risulta all’Inps e quanto alle scuole; tale problematica potrebbe mettere in serio rischio i pensionamenti. È possibile, seguendo le indicazioni dell’Inps, accertare la propria posizione e segnalare anche eventuali periodi di contribuzione non versata o non risultante.
Come riporta Orizzonte Scuola, si possono registrare delle disparità sui contributi versati tra quanto risulta all’Inps e quanto alle scuole; tale problematica potrebbe mettere in serio rischio i pensionamenti. È possibile, seguendo le indicazioni dell’Inps, accertare la propria posizione e segnalare anche eventuali periodi di contribuzione non versata o non risultante. “L’estratto conto contributivo è il documento che riporta tutti i contributi effettuati all’INPS in favore del lavoratore e contiene il riepilogo dei versamenti da lavoro, figurativi e da riscatto, suddivisi in base alla gestione alla quale il lavoratore risulta iscritto. I lavoratori, che sono prossimi ad andare in pensione, possono richiedere alle sedi INPS l’estratto conto certificativo che include l’attestazione analitica della posizione assicurativa con valore legale”.
È possibile consultare il proprio estratto conto online oppure richiedendolo tramite: “Contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile; enti di patronato e intermediari dell’Istituto, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi. Il servizio consente, inoltre, al lavoratore dipendente privato di visualizzare e stampare la propria posizione retributiva dal 2005 ad oggi”. Dopo aver inserito il PIN, che si può richiedere direttamente sul sito, “l’utente accede alla pagina dell’elenco delle denunce retributive raggruppate per anno e cliccando sulla matricola può accedere alla pagina contenente il dettaglio della situazione retributiva annuale”.
Per quanto riguarda la parte stipendiale Inps, anche grazie alle segnalazioni dei dipendenti pubblici circa periodi mancanti o ricongiunzioni non registrate, sta velocemente sanando la situazione dei dipendenti della scuola; la problematica irrisolta riguarda i compensi accessori, compensi che derivano da attività o progetti didattici, oppure indennità o ore eccedenti progetti europei o finanziamenti regionali, o altro, pagati tramite il bilancio delle scuole. Bisogna ricordare che il trattamento accessorio percepito per effetto di quanto previsto dalla legge n. 335/95 incide sulla pensione dal 1996 solo se annualmente supera il 18% dello stipendio tabellare lordo scorporato dalla IIS.
C’è da dire che le scuole, a differenza di altri enti pubblici, hanno sempre versato i contributi contestualmente alla liquidazione del netto ed inviato le dichiarazioni ai vari enti; il problema sorge con la fusione Inps e Inpdap. Infatti, stranamente le dichiarazioni richieste dall’ex ente non vanno più bene e si preferisce dire che non ci sono; quel che è certo è che le Scuole hanno fatto il loro dovere effettuando la trasmissione dei dati all’inpdap e agli altri enti così come richiesto dalla normativa vigente. Non riusciamo a capire perché questi dati non piacciano al’Inps che addirittura vorrebbe che le fossero rimandati ex novo. Detto questo per noi la prescrizione non è applicabile: i contributi sono stati versati e le dichiarazioni inviate.
Nel corso degli anni le certificazioni relative ai contributi hanno spesso cambiato nome o ente: inizialmente, intorno al duemila, si trasmettevano all’inpdap tramite modellini in excel e all’inps tramite 770; poi è nato il PA04, in seguito la DMA, poi l’Emens, l’Uniemens e infine l’Uniemens Aggregato. Secondo noi il dato certo è in possesso del Mef e porta il nome di conguaglio fiscale: tutte le scuole d’Italia, dal 1996 al 2012, hanno sempre trasmesso, tramite l’applicazione Mef Pre96 ovvero conguaglio fiscale, tutti i versamenti fatti nell’anno per tutti i dipendenti. All’interno di quest’applicazione sono confluiti tutti i compensi utili per l’imposizione fiscale con i relativi contributi previdenziali. Quindi basterebbe che il Mef inviasse all’inps questi dati per sanare la situazione dal 2000 al dicembre 2012.
Questione a parte, dal primo gennaio 2013 ad oggi, con l’introduzione della certificazione unica è stato chiuso il PRE96 e le scuole hanno caricato sul portale NoiPa i compensi pagati fuori sistema (compensi pagati con soldi del bilancio scolastico); qui stranamente sembra che il Mef per dimenticanza non abbia trasmesso i flussi di questi compensi o li abbia trasmessi solo in parte. Comunque sappiamo da fonti Inps che il Mef si è preso l’impegno di risolvere la situazione ed inviare tutti i flussi all’Inps nel più breve tempo possibile; rimangono fuori i compensi pagati dalla scuola e non caricati sul portale NoiPa. In questo caso, le scuole si attiveranno entro l’anno tramite la funzione Unimens ad inviare le certificazioni all’Inps.
Non ci saranno problemi per le pensioni: i compensi accessori in base agli importi percepiti potrebbero accrescere il montante pensionistico. È vero che le prossime pensioni potrebbero essere provvisorie, ma sappiamo che le sedi Inps territoriali stanno chiedendo alle scuole per i prossimi pensionati i compensi accessori percepiti e stanno provvedendo manualmente al caricamento.
Per effettuare le verifiche, ogni contribuente dovrebbe recuperare i propri Cud e verificare se c’è corrispondenza tra l’imponibile lordo del proprio Cud con quello presente all’interno del cassetto previdenziale e nell’eventualità ci fossero discordanze chiedere il riallineamento all’inps.
Sappiamo che si tratta di un lavoro certosino e non facile da fare, ma assicuriamo da settembre che Anief e Cedan saranno pronti su tutto il territorio ad aprire le porte a chiunque ne avesse bisogno, in modo da effettuare controlli mirati a verificare eventuali incongruenze e aiutare i propri utenti in richieste che tendano a sanare la propria situazione contributiva.
In questo attuale stato di caos dove sarebbe meglio aspettare, abbiamo verificato che parecchi istituti, per fare in modo che i compensi accessori del 2017 arrivassero all’Inps, hanno impropriamente utilizzato il doppio canale: il canale Noipa e il canale 770 semplificato Agenzia delle entrate; in questi casi i compensi risultano dichiarati due volte e l’utente rischia di pagare per lo stesso compenso due volte l’irpef. Invitiamo i dipendenti tramite il Caf Cedan di verificare eventuali Cud emessi dalle Scuole.
Per informazioni, è possibile contattare la sede Cedan più vicina a te e visitare il nostro sito internet. Per contattare la sede nazionale, è possibile scrivere un’e-mail all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e contattare il numero 091 7098356.
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