Nel mese di luglio più che inoltrato, siamo ancora ad attendere “aggiornamenti” via internet da parte di chi è tenuto ad erogare gli incrementi di stipendio. L’Anief non ci sta. Dopo ladenunciapartita dal presidente nazionale Marcello Pacifico, che riveste anche il ruolo di segretario confederale Cisal, il sindacato inviata il personale in attesa ad inviare una formale diffida e messa in mora: il modello, debitamente compilato, va inviato via PEC alla Ragioneria provinciale dello Stato. Il sindacato, inoltre, si riserva di avviare una specifica vertenza legale, attraverso la quale procedere al recupero di tutti gli interessi nel frattempo maturati.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): La mancata assegnazione delle somme arretrate, tutt’altro che importanti ma comunque da assegnare il prima possibile per dare un po’ di conforto a chi non ha una stabilità lavorativa e spesso ha anche anni e anni di servizio alle spalle, si colloca all’interno della battaglia legale che il sindacato sta conducendo per riconoscere la parità di trattamento tra personale precario e di ruolo, a partire dagli scatti di anzianità negati e sui quali si sono espresse favorevolmente al personale supplente anche le Sezioni Unite della Corte di Cassazione italiana.
Non si sblocca la vicenda della mancata assegnazione degli arretrati spettanti al personale a tempo determinato sulla base dell’ultimo CCNL 2016/2018, sottoscritto il 20 aprile scorso. Ad attendere gli arretrati sono i supplenti che nell’a.s. 2017/18 hanno sottoscritto un contratto di supplenza temporanea: in base a quanto riferisce la rivista Orizzonte Scuola, gli arretrati non sono infatti ancora stati corrisposti ai supplenti, a differenza di quanto accaduto al personale di ruolo che ha ricevuto le somme nella terza decade del mese di maggio.
Nell’ultima comunicazione della data per la liquidazione degli arretrati, NoiPA aveva precisato: “L’accreditamento degli arretrati derivanti dall’applicazione del C.C.N.L. relativi al triennio 2016-2018 per il personale supplente breve e saltuario avverrà con apposita emissione in un momento successivo. Vi aggiorneremo sulle tempistiche di pagamento su questa pagina e sul portale NoiPA”. Avevamo così ipotizzato – scrive la rivista specializzata - che l’emissione speciale potesse essere messa in pagamento a fine giugno, ma così non è stato. NoiPA non ha ancora chiarito nulla in merito, per cui a questo punto è necessario attendere comunicazioni ufficiali.
Secondo il sindacato, andare ancora una volta a danneggiare i supplenti brevi e saltuari, come sta facendo l’amministrazione pubblica, incarna un modo di procedere intollerabile: ancora di più, perché gli stessi lavoratori precari sono stati oggetto dell’ennesima presa in giro. Dal portale dei pagamenti NoiPA, ad inizio maggio, infatti, si comunicava che “gli arretrati derivanti dagli incrementi previsti dal nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (C.C.N.L.) del comparto Istruzione e Ricerca per il periodo gennaio 2016 a maggio 2018” sarebbero stati corrisposti entro e non oltre la fine del mese di maggio 2018, senza alcuna distinzione tra le tipologie di contratto, peraltro, non supportabile dalla normativa. Successivamente, il 15 maggio, si precisava che a partire dal 17 maggio sarebbe stato possibile visualizzare il cedolino della *rata ordinaria* del mese di maggio 2018.
Nel mese di luglio più che inoltrato, invece, siamo ancora ad attendere “aggiornamenti” via internet da parte di chi è tenuto ad erogare gli incrementi di stipendio. L’Anief non ci sta. Dopo ladenunciapartita dal presidente nazionale Marcello Pacifico, che riveste anche il ruolo di segretario confederale Cisal, il sindacato inviata il personale in attesa ad inviare una formale diffida e messa in mora: il modello, debitamente compilato, va inviato via PEC alla Ragioneria provinciale dello Stato. Il sindacato, inoltre, si riserva di avviare una “specifica vertenza legale, attraverso la quale procedere al recupero di tutti gli interessi nel frattempo maturati”.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal, rammenta che “la mancata assegnazione delle somme arretrate, tutt’altro che importanti ma comunque da assegnare il prima possibile per dare un po’ di conforto a chi non ha una stabilità lavorativa e spesso ha anche anni e anni di servizio alle spalle, si colloca all’interno dellabattaglia legaleche il sindacato sta conducendo per riconoscere la parità di trattamento tra personale precario e di ruolo, a partire dagli scatti di anzianità negati e sui quali si sono espresse favorevolmente al personale supplente anche le Sezioni Unite della Corte Cassazione italiana”.
Coloro che sono interessati a conoscere quali tipi di ricorsi sono stati attivati a tutela del personale precario possono collegarsi al sito internet Anief attraverso l’apposito link.
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