Il sindacato autonomo plaude al via libera definitivo dell’Aula di Palazzo Madama all’emendamento LeU e invita i precari a difendere il provvedimento manifestando in piazza l'11 settembre, giorno di ripresa dei lavori nell’altro ramo del Parlamento, in occasione del primo stop dei lavoratori del nuovo anno scolastico.
In questo modo, i precari abilitati all’insegnamento, tutti già selezionati e formati all’uopo, verrebbero assorbiti gradualmente nei ruoli dello Stato, al fine di andare a collocarsi sugli oltre 100 mila posti vacanti che ogni anno vengono quasi sempre assegnati ad un nuovo supplente minando così la continuità didattica e l’organizzazione scolastico-amministrativa. La norma salva-precari, inoltre, risulta fondamentale per superare la pessima decisione presa con il decreto Dignità di portare al licenziamento 50 mila maestri con diploma magistrale, di cui 7 mila già assunti, all’isolamento di altri 100 mila docenti abilitati e all’introduzione di un concorso straordinario per 12 mila posti pure discriminante.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Sinora, le due Camere dei deputati non hanno colto l’opportunità fornita dal Consiglio dei Ministri di congelare per 120 giorni l’effetto dell’Adunanza plenaria del dicembre 2017. Ecco perché diventa fondamentale l’appuntamento che ha la Camera con il decreto Milleproroghe: per questo motivo, abbiamo organizzato, per il giorno di avvio dell’esame del decreto a Montecitorio, una giornata di manifestazioni di piazza, in coincidenza del primo sciopero del nuovo anno scolastico. Vogliamo sensibilizzare gli onorevoli a non rivedere quanto stabilito dai colleghi del Senato, in modo da salvare i precari abilitati all’insegnamento dalle supplenze a vita e la scuola italiana da sicuro caos che ne deriverebbe qualora si desse invece effetto alla sentenza del Consiglio di Stato, con cui si intendono svuotare le GaE non assumendo in ruolo chi c’è dentro o per confermare i 7 mila maestri assunti con anno di prova svolto, ma per far ritornare i precari di lungo corso nelle graduatorie d’istituto, dove potranno svolgere supplenze di breve durata in non più di 15-20 istituti. Creando in tal modo uno degli scompensi più grandi che si siano mai avuti nelle nostre scuole pubbliche, le quali si ritroverebbero a caccia di docenti, con quelli già scelti e formati messi ai margini, costretti a non lavorare, stavolta pure per colpa del legislatore.
Con un’ultima infuocata seduta, per via del rinvio di un anno dell’obbligo di far frequentare la scuola fino a sei anni solo ad alunni vaccinati, l’Aula di Palazzo Madama ha dunque approvato il decreto Milleproroghe: a parte le sterili polemiche per un obbligo vaccinale che andrebbe a tutelare solo un bambino su quattro, tra le norme approvate c’è anche l’emendamento, a prima firma di Loredana De Petris di Liberi e Uguali, attraverso il quale il Senato ha giustamente stabilito che i supplenti con abilitazione all’insegnamento, conseguita entro l’anno accademico 2017/2018, “ivi inclusi i docenti in possesso di diplomala magistrale o d’insegnamento tecnico-professionale entro l’anno scolastico 2001/2002”, potranno essere inseriti in una fascia aggiuntiva delle GaE.
In questo modo, i precari abilitati all’insegnamento, tutti già selezionati e formati all’uopo, verrebbero assorbiti gradualmente nei ruoli dello Stato, al fine di andare a collocarsi sugli oltre 100 mila posti vacanti che ogni anno vengono quasi sempre assegnati ad un nuovo supplente minando così la continuità didattica e l’organizzazione scolastico-amministrativa. La norma salva-precari, inoltre, risulta fondamentale per superare la pessima decisione presa con il decreto Dignità di portare al licenziamento 50 mila maestri con diploma magistrale, di cui 7 mila già assunti, all’isolamento di altri 100 mila docenti abilitati e all’introduzione di un concorso straordinario per 12 mila posti pure discriminante.
Subito dopo la pausa estiva, il decreto Milleproroghe passerà quindi alla Camera, dove sull’emendamento LeU potrebbero giungere modifiche, per vie delle indicazioni maldestre di un governo che sta operando esattamente all’opposto rispetto a come si era presentato prima di essere costituito. Anief, tuttavia, non vuole credere che sulla saggia decisione presa dall’Aula del Senato, a proposito della riapertura della GaE, possano esserci ulteriori cambiamenti: ne va di mezzo il regolare avvio del nuovo anno scolastico e, in generale, il futuro dell’istruzione pubblica italiana. Non è possibile, in sintesi, che la norma salva-precari sia ‘un errore a cui rimediare’.
“Le due Camere dei deputati – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal – sinora non hanno colto l’opportunità fornita dal Consiglio dei Ministri di congelare per 120 giorni l’effetto dell’Adunanza plenaria del dicembre 2017. Ecco perché diventa fondamentale l’appuntamento che ha la Camera con il decreto Milleproroghe: per questo motivo, abbiamo organizzato per il giorno di avvio dell’esame del decreto a Montecitorio, una giornata di manifestazioni di piazza, in coincidenza del primo sciopero del nuovo anno scolastico”.
“Vogliamo sensibilizzare gli onorevoli a non rivedere quanto stabilito dai colleghi del Senato, in modo da salvare i precari abilitati all’insegnamento dalle supplenze a vita e la scuola italiana da sicuro caos che ne deriverebbe qualora si desse invece effetto alla sentenza del Consiglio di Stato, attraverso la quale si intendono svuotare le GaE non assumendo in ruolo chi c’è dentro o per confermare i 7 mila maestri assunti con anno di prova svolto, ma per far ritornare i precari di lungo corso nelle graduatorie d’istituto, dove potranno svolgere supplenze di breve durata in non più di 15-20 istituti. Creando in tal modo uno degli scompensi più grandi che si siano mai avuti nelle nostre scuole pubbliche, le quali si ritroverebbero a caccia di docenti, con quelli già scelti e formati messi ai margini, costretti a non lavorare, stavolta pure per colpa del legislatore”, conclude Pacifico.
PER APPROFONDIMENTI:
Diplomati magistrale, Bussetti: le sentenze vanno rispettate. Anief: senza eccezioni, pure quelle UE
Decreto Dignità alla resa dei conti, Fratelli d’Italia presenta gli emendamenti Anief salva-scuola
Decreto Milleproroghe, approvato emendamento LeU che apre le GaE a diplomati magistrale e ITP