L’Aran ieri ha inviato ai dirigenti scolastici una nota. Anief si è occupata largamente dell’argomento anche nei mesi scorsi, quando a circa un milione e 200 mila dipendenti della scuola non solo sono arrivati, ad aprile, una tantum irrisoria di arretrati e aumenti-miseria, ma anche incassarono i proventi di un accordo sottoscritto tra Miur e sindacati rappresentativi che ha portato 4 euro e mezzo ciascuno.
L’Agenzia “anche alla luce di quanto comunicato dall’ufficio di Gabinetto del Miur con propria nota del 13 agosto 2018 u.s. prot. 22944, rappresenta come, anche per l’anno scolastico 2017-1,8, occorra attivare la contrattazione di cui trattasi”. Si specifica, inoltre, che “le istituzioni scolastiche non hanno […] ancora avuto conoscenza delle risorse loro assegnate, ai sensi dell’art. 1, comma 127, per l’anno scolastico 2017-18, in attesa delle necessarie variazioni contabili” e considerando che l’assegnazione è “quindi successiva all’entrata in vigore del CCNL del 19 aprile 2018”.
Qualche mese fa infatti, nel tentativo maldestro, probabilmente mai avviato, di innalzare gli stipendi più bassi dell’area Ocse, dopo la Grecia, con il contratto sottoscritto lo scorso 9 febbraio all’Aran si è deciso di devolvere “a pioggia” una parte del fondo nazionale del merito: 60 milioni per l’anno scolastico precedente e ancora meno (40) per il futuro; l’altra metà dei 200 milioni annui, invece, verrà assegnata attraverso la contrattazione d’Istituto, in linea con quanto previsto dal decreto legislativo Brunetta 150/2009, dalla Legge Madia 124/2015 e dalla Legge 107 del 2015, con l’intento di introdurre valutazione e premialità anche tra i lavoratori meno pagati del pubblico impiego.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal, afferma che la Legge 107 “non vietava l'attribuzione del merito, ma solo della card di aggiornamento ai precari, mentre continua a vietare ad essi gli scatti stipendiali e la ricostruzione per intero del servizio pre-ruolo, mancate disposizioni contro cui l’Anief non a caso ha presentato formale ricorso”.
Il giovane sindacato informa inoltre che, tra poco, verranno avviati degli incontri formativi per le RSU dal titolo “Nuovo CCNL, contrattazione integrativa d'istituto e relazioni sindacali” che verteranno sulle novità del nuovo Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro e le ricadute sul Contratto d'Istituto e sulle relazioni sindacali. Alcuni degli argomenti trattati saranno: le parti nella contrattazione; le materie di contrattazione; risorse, tempi e procedure della contrattazione; approcci alla legge sulla privacy; comportamento antisindacale e prerogative delle RSU; novità anno scolastico 2018/2019, modelli di relazioni sindacali.
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