Il Miur si ostina a non eseguire correttamente le sentenze già emanate dal TAR Lazio sul ripristino della seconda ora di strumento nel biennio dei licei musicali ledendo il diritto allo studio degli alunni e comprimendo le possibilità dei docenti di poter lavorare in quegli istituti, pronta una diffida e l'azione legale di ottemperanza per ricondurre il Ministero dell'Istruzione al rispetto della normativa e degli ordini giudiziali.
Alla luce dei successi Anief ottenuti in tribunale, e in attesa dell’udienza di ottemperanza prevista per fine mese in cui i legali Anief Walter Miceli e Denis Rosa, già vittoriosi presso il tribunale Amministrativo, chiederanno al TAR Lazio di imporre al Miur la corretta esecuzione dei provvedimenti giudiziali già emanati e che il Ministero dell'Istruzione si ostina a ignorare, l'Ufficio Legale Anief propone a tutti gli interessati al ripristino della seconda ora di strumento nel biennio dei licei musicali l'invio di una diffida da far pervenire agli uffici scolastici regionali (e provinciali) di interesse, che non hanno finora provveduto a ripristinare il corretto monte ore previsto dalla normativa primaria, in modo da ribadire al Miur quanto già stabilito più volte dai giudici.
La nota Miur sugli organici 2018, infatti, che prevedeva una sola ora di esecuzione per il primo strumento nei licei musicali, è stata già censurata dal TAR del Lazio e annullata in via definitiva per violazione della normativa primaria grazie all'azione legale promossa dall'Anief. “Solo in alcune province e su sollecito del nostro sindacato – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal - la seconda ora di strumento è già stata ripristinata; è quindi giunto il momento di riallineare tutta l’Italia all’organico corretto, comprendente, come da DPR n. 89/2010, norma primaria sull'argomento, la seconda ora di strumento nel biennio”.
La diffida potrà essere inviata agli USR e agli ATP da tutte le parti interessate: genitori di allievi iscritti nei Licei Musicali che non hanno potuto usufruire del loro diritto allo studio (anche negli anni precedenti) e docenti che a causa del taglio delle ore non hanno potuto ottenere il trasferimento, il posto utile all'immissione in ruolo, una supplenza o comunque un orario adeguato al corretto monte ore previsto dalla normativa e che il Miur si ostina ad ignorare nonostante quanto già disposto dai giudici presso il TAR del Lazio.
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6 settembre 2018 Ufficio Stampa Anief
www.anief.org