Delle 13.329 assunzioni di docenti specializzati, autorizzate da Miur e Mef, ne sono state completate appena 1.639: le cattedre non assegnate a tempo indeterminato vanno così ad ingrossare le supplenze annuali che, per una assurda norma del 2013, introdotta per risparmiare quando però gli alunni disabili iscritti erano 180 mila e non 250 mila, continuano ad essere assegnate con scadenza 30 giugno anziché 31 agosto. A Napoli il top dell’incongruenza: questa estate, alle superiori solo l’1% del personale è entrato in ruolo. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ricorda che il decreto legislativo 66/2017 è stato una delusione totale: se il Ministro Bussetti non si muove, rischia di essere denunciato per responsabilità dirigenziale, dovuta ad un abuso perpetrato dei contratti a tempo determinato pur in presenza di personale specializzato e posti vacanti.
Quando si parla di sostegno agli alunni disabili, le contraddizioni della macchina pubblica scolastica raggiungono l’apice perché, se è vero che in Italia ci sono quasi 60 mila posti di sostegno vacanti e tanti insegnanti specializzati nell’insegnamento agli alunni diversamente abili, diventa inconcepibile accettare che quelle cattedre continuino ad andare a supplenza. Perché questo è accaduto in questi ultimi giorni: delle 13.329 immissioni in ruolo su sostegno autorizzate dal Miur e Mef ne sono state completate appena 1.639, quindi solo poco più del 10%.
Una delle situazioni più complicate riguarda la Campania, dove - denuncia il Coordinamento regionale Campania Docenti in GaE e in GM senza cattedra – “ancora una volta saranno 1.000 gli incarichi annuali offerti ai soli 60 Docenti residuali GAE delle 3 aree del Sostegno Superiori (AD01, AD02, AD03) e poi agli Abilitati in 2^ fascia delle Graduatorie di Istituto, oramai precari ultraventennali della scuola pubblica statale Italiana, che con passione e quotidiana dedizione hanno accumulato una vita di lauree e abilitazioni plurime, master, specializzazioni e titoli di servizio”.
Inoltre, “a Napoli alle Secondarie Superiori solo l’1% del personale è entrato di ruolo nel 2018 (appena 8 Docenti GAE su oltre 1.000 Cattedre di Organico di Fatto!) creando, dunque, una ulteriore situazione di lacerante precarietà che uccide il Futuro ed umilia la Dignità di un’intera Generazione. Per l’ennesimo anno vengono violati quei fondamentali principi costituzionali e eurocomunitari che tutelano il diritto allo studio e all’integrazione dell’alunno diversamente abile”.
Per non parlare della “beffa (inspiegabile) di tutte queste cattedre solo fino al 30 Giugno, e non fino al 31 Agosto (come in tantissimi altri Uffici Scolastici Provinciali delle altre Regioni Italiane)! Ancora oggi nella Regione Campania oltre un posto su tre di sostegno continua a essere collocato in deroga, perché in questo modo l’Amministrazione risparmia sui mesi estivi e mantiene il personale in stato di precarietà! Non pensando che il minimo risparmio garantito alle casse pubbliche venga poi vanificato da una minore qualità del servizio a sostegno degli alunni con limiti di apprendimento”, conclude il coordinamento.
L’Anief concorda e sostiene la denuncia dei docenti campani. Ricordando che il fenomeno, purtroppo, è allargato a tutte le regioni italiane. Perché un terzo delle cattedre di sostegno complessive risultano in deroga, con scadenza 30 giugno anziché 31 agosto, e quindi non serve a nulla sottoscrivere accordi sul sostegno, se poi si continua a mantenere precario un docente ogni tre. E nemmeno i nuovi concorsi risolvono le cose, visto che nei giorni scorsi dei 13 mila posti assegnati alle immissioni in ruolo solo mille sono andati a buon fine, con tutti gli altri che ora vanno ad ingrossare la lista dell’organico che andrà a supplenza annuale, con grave danno alla continuità didattica e al diritto all’istruzione.
“In Italia – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal - il settore del sostegno rimane bloccato per via della Legge 128 del 2013, che per motivi di cassa pubblica è andato a creare un assurdo organico di fatto composto da decine di migliaia di cattedre vacanti e disponibili (che dovrebbero andare invece in quello di diritto). Lasciando in vita la norma sottoscritta dall’allora Ministra Maria Chiara Carrozza, tutte le iniziative, anche dell’Osservatorio per l’inclusione attivato al Miur, sono destinate a sgonfiarsi sul nascere. Anche i numeri indicano questa strada: al Ministero dell’Istruzione sanno bene che nel 2006 gli alunni disabili certificati erano 180 mila, mentre oggi sono 250 mila e, quindi, non possiamo più permetterci di avere in vita le regole di dieci anni fa, finalizzate a risparmiare sui ruoli e sugli stipendi dei mesi estivi. Il decreto legislativo 66/2017 è stato una delusione totale, andando addirittura a peggiorare la situazione delle certificazioni”.
“È bene – conclude Pacifico – che Bussetti si muova al più presto per cambiare le cose, altrimenti, non appena i tribunali europei arriveranno a capo della situazione, lo stesso ministro sarà il primo ad essere denunciato per responsabilità dirigenziale, dovuta ad un abuso perpetrato dei contratti a tempo determinato pur in presenza di personale specializzato e posti liberi che chiedevano solo di essere assegnati”.
Anief ricorda che pure nel corrente anno scolastico, in caso di inadempienze sul corretto monte ore di sostegno da attribuire agli alunni con disabilità anche per il prossimo anno scolastico, le famiglie, i docenti e i dirigenti scolastici sono invitati a segnalare ogni mancata tutela dei diritti degli stessi alunni all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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