La parte pubblica si oppone ad introdurre un modello concorsuale interamente dedicato agli assistenti che hanno svolto per almeno tre anni l’attività lavorativa su ruolo superiore: dovranno concorrere alla pari dei laureati, pur avendo una condizione professionale e formativa completamente diversa. Per Anief è una proposta irricevibile, che si aggiunge ad altre incongruenze già presenti nella bozza di testo in via di definizione.
Un passo avanti e due indietro: così sembra andare avanti l’iter che avrebbe dovuto portare in autunno alla pubblicazione del bando di concorso per assumere 2.004 Dsga, i Direttori dei Servizi Generali Amministrativi che affiancano i dirigenti scolastici nella conduzione della parte economica delle scuole e nella gestione del personale Ata. Si tratta di una procedura concorsuale necessaria, poiché oggi nelle nostre scuole manca un Dsga su quattro (quasi 2.500 posti complessivi) e si ricorre sempre più alle reggenze, con tutti i problemi che comportano.
Uno dei punti qualificanti del concorso è quello di assegnare una percentuale di posti proprio agli assistenti amministrativi facenti funzione, ovvero coloro che hanno permesso il regolare svolgimento delle attività per diversi anni: ma invece di destinare loro la metà del contingente messo a bando, come aveva chiesto l’Anief, ora scopriamo che l’amministrazione non vuole attuare alcuna procedura riservata: secondo questa ultima versione, comunicata ai sindacati, gli amministrativi incaricati per più anni sul ruolo superiore, quindi, dovrebbero concorrere alla pari dei laureati. Si tratta, evidentemente, di una proposta irricevibile, perché gli assistenti amministrativi si trovano in una condizione professionale e formativa completamente diversa rispetto agli altri candidati.
Rimane poi in piedi il problema dell’amministrazione che si ostina a fare valere, come servizio utile al raggiungimento del triennio valido all’accesso al concorso, solo quello svolto in qualità di “facente funzione” successivo al 2010: a questo proposito, l’Anief continua a chiedere quale differenza c’è nell’avere svolto il ruolo superiore cinque anni fa o dieci anni fa. Quindi, nel bando vanno considerate utili anche le reggenze precedenti al 2010. Il Miur ha calendarizzato un nuovo incontro con i sindacati per la fine del corrente mese: è bene che in quell’occasione si provveda a cambiare metro di visione sulla procedura concorsuale, la cui attivazione diventa sempre impellente alla luce dell’alto numero di posti scoperti.
A questo proposito, Anief ha predisposto un apposito ricorso al tribunale amministrativo regionale, al fine di opporsi al limite temporale per l'accesso al concorso Dsga da parte degli assistenti amministrativi privi di laurea, ma con servizio prestato come facente funzione per almeno 3 anni in tutto o in parte maturati oltre gli ultimi 8 anni. Per aderire ai ricorsi, cliccare su questo link. Il sindacato, infine, ricorda di avere impugnato anche contro la cosiddetta ‘temporizzazione’ applicata a tutti gli Ata divenuti Dsga, a cui si continua a negare il riconoscimento integrale degli anni svolti: il sindacato ha predisposto apposito ricorso, perché non è legittimo compromettere il servizio pregresso ai fini della ricostruzione di carriera ai responsabili amministrativi e agli assistenti amministrativi transitati nei ruoli di Dsga.
COMUNICATI CORRELATI:
I nostri Direttori dei servizi generali e amministrativi: usati, sfruttati e gettati
A settembre oltre 2 mila scuole senza Dsga, finalmente arriva il concorso ma con limiti d’accesso
Concorso Dsga, Anief rinnova la richiesta di riservare la metà dei posti agli Ata facenti funzione