Accolto il ricorso Anief in cui si denunciava la mancata corretta esecuzione da parte del Miur delle sentenze TAR che imponevano il ripristino della seconda ora di primo strumento nel biennio dei licei musicali, anche per il corrente anno scolastico. Bisogna attivare altre 400 cattedre. Se il Ministero dell'Istruzione non darà seguito correttamente agli ordini del tribunale entro 30 giorni, il TAR Lazio ha già individuato il Prefetto di Roma come commissario ad acta che si sostituirà al Ministero per dare corretta esecuzione al giudicato.
I ricorrenti, tutti genitori di alunni iscritti al biennio dei licei musicali che si sono rivolti agli avvocati Anief Walter Miceli e Denis Rosa per la tutela del diritto allo studio dei propri figli, hanno chiesto, per il tramite dell'azione legale di ottemperanza promossa dal sindacato Anief, l’esecuzione della sentenza n. 5792/2018 con la quale sono stati annullati i provvedimenti del MIUR che, in relazione all’insegnamento nei Licei Musicali della materia esecuzione e interpretazione, assegnavano soltanto un’ora per il primo strumento e un’ora per il secondo strumento, con conseguente decurtazione di un’ora per il primo strumento musicale. “Nonostante il favorevole provvedimento già ottenuto dai nostri legali – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal - il MIUR, per la formazione degli organici dei Licei Musicali, ha continuato a indicare solo un'ora di primo strumento anche per il corrente anno scolastico, contravvenendo platealmente al giudicato già emanato dal tribunale amministrativo”.
Il TAR del Lazio, con la sentenza emanata in data odierna, dunque, dà piena ragione al sindacato Anief e “ordina al Ministero resistente di dare integrale esecuzione alla sentenza n. 5792/2018, depositata in data 24 maggio 2018 di questo Tribunale, nel termine di 30 giorni dalla comunicazione/notificazione della presente sentenza” e specifica come “in difetto di adempimento si nomina quale Commissario ad Acta il Prefetto di Roma, o un suo delegato, affinché provveda in luogo dell’amministrazione, nei successivi 30 giorni, a dare esecuzione al giudicato”, condannando il Ministero resistente anche al rimborso delle spese di lite, quantificate in 1.500 Euro oltre accessori di legge.
“Le famiglie degli alunni interessati – conclude Pacifico – rivendicano non solo il diritto al ripristino della seconda ora di primo strumento che il Ministero dell'Istruzione ha continuato ad ignorare nonostante la sentenza favorevole, ma anche un recupero dell'ora che gli alunni hanno già perso per colpa dell'inerzia dell'Amministrazione e il Miur dovrebbe prevedere una modifica dell'orario tale da eseguire correttamente e completamente l'ordine del tribunale che imponeva, è bene ribadirlo, il ripristino della seconda ora di primo strumento per l'intera durata del biennio dei licei musicali”.