Il giovane sindacato vuole maggiori ragguagli e lo fa attraverso un’istanza d’interpello al dicastero di Viale Trastevere. Infatti, l’articolo citato ha predisposto che i contratti del personale della scuola debbano avere in ogni caso la data di termine. Lo stesso articolo contempla che i contratti possano prevedere tra le cause di risoluzione l’individuazione di un nuovo avente titolo a seguito dell’intervenuta approvazione di nuove graduatorie.
Anief chiede di fornire un parere motivato circa gli effetti e le conseguenze dell’introduzione di tale modifica. Nel frattempo chiarisce che molte delle difficoltà prospettate sarebbero risolte se nelle operazioni di convocazione si provvedesse a porre attenzione all’introduzione e al rispetto assoluto di termini certi (entro e non oltre il 31 agosto di ogni anno per il conferimento degli incarichi a tempo determinato), funzionali all'effettivo e corretto avvio dell'anno scolastico; alla risoluzione di tutti quei “nodi” interpretativi delle varie regolamentazioni normative e ministeriali finalizzate a garantire risposte certe e senza possibilità di azioni discrezionali da parte delle singole amministrazioni, per garantire la tutela dei diritti di tutti i lavoratori della scuola interessati alle operazioni di conferimento degli incarichi a tempo determinato e indeterminato; alla procedura e ai termini riportati nel regolamento delle supplenze e nelle procedure di individuazione degli aventi diritto alla stipula di contratti a tempo determinato che hanno spesso portato a interpretazioni non univoche da parte delle singole amministrazioni periferiche come, ad esempio, le modalità per attuare la rinuncia, senza penalizzazione, a una proposta di assunzione già accettata e finalizzata all'accettazione successiva di supplenza annuale per il medesimo o diverso insegnamento.
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