L'Anief raccoglie un nuovo successo in tribunale con i ricorsi volti al riconoscimento della precedenza per assistere il genitore disabile anche nelle operazioni di trasferimento interprovinciale. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “Il CCNI è nullo nella parte in cui preclude il diritto alla precedenza a chi assiste il genitore fuori provincia, anche questa stortura dovrà essere sanata con la prossima contrattazione integrativa”.
Il CCNI sulla Mobilità 2018, infatti, continua a non prevedere il riconoscimento della precedenza nella mobilità interprovinciale per il dipendente referente unico che assiste il genitore affetto da disabilità grave, limitandosi a riconoscerlo solo per i trasferimenti interni alla stessa provincia di titolarità e a rinviare il riconoscimento del diritto alla mobilità interprovinciale con precedenza solo nelle operazioni annuali di assegnazione provvisoria. Anche il tribunale del lavoro della provincia di Messina ha, invece, dato ragione a quanto sostenuto dai legali Anief Fabio Ganci, Walter Miceli ed Emilio Magro e condannato il Miur a “provvedere al trasferimento interprovinciale della ricorrente dall’a.s. 2018/2019 presso una delle sedi della provincia di Messina indicate nella domanda di mobilità, secondo l’ordine prescelto”, riconoscendo anche per la mobilità interprovinciale “la precedenza di cui all’art. 33, commi 5 e 7, della legge n. 104/1992” con condanna delle Amministrazioni “a pagare le spese processuali, liquidate in 1.095 euro, oltre spese generali, iva e cpa”.
Il figlio che assiste il genitore in situazione di gravità, infatti, secondo il CCNI sulla mobilità, “ha diritto ad usufruire della precedenza tra province diverse esclusivamente nelle operazioni di assegnazione provvisoria”, mentre può usufruirne il docente che assiste il genitore disabile e richiede il trasferimento all'interno della stessa provincia di titolarità. “La Legge 104 del 1992, all'articolo 33 – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal – prevede, invece, che il lavoratore che assiste un parente in situazione di gravità ha diritto a scegliere, ove possibile, la sede di lavoro più vicina al domicilio della persona da assistere nulla rilevando circa la limitazione di tale diritto ai soli genitori o coniugi di persona disabile e, ovviamente, senza circoscrivere tale diritto all'interno di una provincia. Il dipendente che presta assistenza al genitore disabile e partecipa ai trasferimenti interprovinciali, dunque, deve poter usufruire delle medesime agevolazioni riconosciute a quanti assistano un parente di primo grado nelle operazioni di trasferimento provinciale perché la contrattazione integrativa non può comprimere i diritti riconosciuti dalla normativa primaria”. Per questo motivo, Anief ha attivato lo specifico ricorso cui è ancora possibile aderire purché si sia presentata domanda di trasferimento e si siano prodotti tutti i documenti utili a comprovare l'assistenza al genitore disabile in situazione di gravità.
Per aderire al ricorso Anief e rivendicare la precedenza interprovinciale per assistenza al genitore disabile, clicca qui.
Per ulteriori informazioni e aderire ai ricorsi Anief sulla mobilità, clicca qui.