Il Tribunale del Lavoro dà nuovamente ragione all'Anief sul diritto al riconoscimento del servizio svolto nelle scuole paritarie ai fini della ricostruzione di carriera. Dopo i successi ottenuti anche ai fini della mobilità, ora il sindacato punta al pieno riconoscimento del servizio nelle paritarie anche ai fini dell'accesso al concorso riservato per Primaria e Infanzia.
Con una sentenza esemplare che accoglie pienamente le tesi sostenute dal nostro sindacato, gli avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Fortunato Niro ottengono ragione anche presso il Tribunale del Lavoro di Pordenone e impongono al Miur una pesante sconfitta con relativa condanna al pagamento di 5mila Euro di spese di soccombenza. Il Giudice del Lavoro, infatti, riconosce il pieno diritto di un docente “all'immediato riconoscimento, ai fini giuridici ed economici, di tutta l'anzianità di servizio, ivi compresa quella maturata con i contratti stipulati alle dipendenze della scuola legalmente riconosciuta […] con la medesima progressione professionale riconosciuta dal CCNL Comparto Scuola applicabile ratione temporis al personale docente assunto a tempo indeterminato di pari qualifica ai fini della ricostruzione della carriera”.
“I tribunali hanno ribadito più volte che la Legge n. 62/2000 – ricorda Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal - ha inserito tutte le istituzioni scolastiche non statali già "riconosciute" e, in particolare, le scuole paritarie private e degli enti locali, nel Sistema Nazionale dell'Istruzione, con possibilità per loro di rilasciare titoli di studio aventi lo stesso valore dei titoli rilasciati da scuole statali. Ciò conferma l'esistenza di un principio di generale equiparazione del servizio di insegnamento prestato dai docenti delle scuole paritarie con quello prestato nell'ambito delle scuole pubbliche e risulterebbe illegittimo “discriminare” il servizio svolto in istituti comunque inseriti nel sistema nazionale d'istruzione anche ai fini dell'accesso al concorso “riservato” ai docenti abilitati per la scuola primaria e infanzia”. Per questo motivo, Anief ha attivato la preadesione a specifici ricorsi volti a rivendicare il diritto alla partecipazione al concorso 2018 dei docenti che hanno prestato almeno due anni di servizio nelle scuole paritarie.
Per quanto riguarda il servizio svolto nelle scuole comunali l'Anief ha attivato specifica procedura di preadesione al ricorso e si attende il bando per verificare la presenza o meno di questi servizi tra quelli ritenuti utili dal Miur per l'accesso, perché il regolamento pubblicato in Gazzetta Ufficiale non appare chiaro sul punto e sembra comunque escluderli a priori visto che richiede che i 2 anni di servizio siano svolti “presso istituzioni scolastiche statali”. “Queste e altre illegittimità – conclude il presidente Pacifico - saranno da noi contestate nelle sedi competenti per permettere a tutti gli aventi diritto l'accesso a questo concorso nel rispetto della normativa nazionale ed eurounitaria”.
Per ulteriori informazioni sui ricorsi promossi da Anief per l'accesso al concorso Primaria/Infanzia e per effettuare la preadesione ai ricorsi e ricevere le istruzioni e i modelli cartacei all'atto della pubblicazione del bando, clicca qui.
Per ulteriori informazioni sui ricorsi Anief per il riconoscimento del servizio svolto nelle scuole paritarie ai fini della ricostruzione di carriera, clicca qui.