Ieri il presidente nazionale Anief prof Marcello Pacifico è intervenuto nel corso della trasmissione radiofonica Rai e ha risposto alle domande inerenti agli aumenti minimi accordati ai docenti e alla questione delle pensioni, riportando anche gli emendamenti che il giovane sindacato ha chiesto di presentare.
Ascolta l’intervista al presidente nazionale Anief prof Marcello Pacifico dal minuto 06.30 a 07.50
La notizia rimbalza da un quotidiano all’altro: per la scuola, lo stipendio aumenta di 14 euro e per i sindacati si tratta di una vera e propria proposta indecente. Infatti, la Legge di bilancio prevede un incremento di pochi euro, su uno stipendio che certamente non è adeguato alle tabelle europee, per il rinnovo del contratto, che scade a dicembre, di 200 mila insegnanti, somma che ha fatto andare su tutte le furie i diretti interessati.
Il sindacato ha presentato specifici emendamenti alla legge di bilancio per implementare gli aumenti. Un accrescimento di 14 euro è davvero scarso, soprattutto se riguarda uno stipendio già basso, il più piccolo tra quelli dell’Europa, secondo solo a quello della Grecia. Anief ha chiesto, altresì, di trasferire 4,8 dei 6,8 miliardi previsti nel Fondo per il reddito minimo di cittadinanza ai 3,3 milioni di dipendenti della pubblica amministrazione, per fare in modo da ancorare i loro stipendi base all’inflazione cresciuta nell’ultimo decennio di 4,5 punti rispetto agli aumenti preventivati. Infatti, se l’inflazione è salita di 12-14 punti negli ultimi dieci anni gli stipendi anche se incrementati ora dell’1,9% rimangono praticamente immobili. Per tale ragione Anief richiede l’introduzione per i dipendenti pubblici del salario minimo di cittadinanza allineato all’inflazione, proponendo degli emendamenti agli articoli 21 e 34 della Legge di Bilancio che in queste ore sono vagliate dalle commissioni di competenza della Camera, per poi giungere in Aula a fine novembre. Il giovane sindacato, con tale operazione, richiede il riallineamento degli stipendi attraverso l’integrale recupero, in percentuale, del tasso di inflazione reale certificato dall’Istat, superiore al 12%, con la copertura finanziaria garantita dalle risorse stanziate dal Fondo per il reddito di cittadinanza.
Per quanto riguarda le pensioni, il presidente ha sottolineato come la docenza sia una professione a rischio burnout, poiché lo stress da cattedra è alla base di un numero crescente di patologie tra i docenti; infatti, il giovane sindacato, con specifico emendamento, ha richiesto l’estensione di carattere gravoso a tutta la professione docente. “La categoria degli insegnanti italiani è la più vecchia del mondo, con un gap tra docenti e discenti mai visto”, afferma il presidente Anief Marcello Pacifico. “Crediamo fortemente che per i docenti sia necessario fare un passo indietro in questo caso, aprendo una finestra che possa dare loro la possibilità di andare in quiescenza con le vecchie regole ante Fornero. Sappiamo per certo che non tutti i lavoratori sono uguali e non hanno le stesse esigenze: non è possibile lavorare fino a 67 anni con la stessa voglia e facoltà dei primissimi anni di servizio; ricordiamo che in Europa, in media, si va in pensione a 63 anni. Riconoscere questo particolare fenomeno è basilare per poter costruire delle riforme adatte. Chiediamo fermamente una finestra che permetta il pensionamento di circa un milione di insegnanti”, ha concluso il sindacalista autonomo.
Ascolta l’intervista al presidente nazionale Anief prof Marcello Pacifico dal minuto 06.30 a 07.50
GLI EMENDAMENTI ANIEF SUL SALARIO MINIMO DI CITTADINANZA:
DISEGNO DI LEGGE
Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021
AC n. 1334
Emendamenti ANIEF
ART. 21
(Fondi per l’introduzione del reddito e delle pensioni di cittadinanza e per la revisione del sistema pensionistico)
I
All’articolo 21, comma 1, aggiungere il seguente periodo: “Il fondo di cui al comma precedente serve anche a garantire, nei rinnovi contrattuali previsti per i dipendenti e dirigenti del pubblico impiego di cui all’articolo 34 della presente legge, l’allineamento del salario minimo al tasso annuo di inflazione reale, certificato dall’Istat e accertato dal Ministero dell’Economia e Finanze.”
Motivazione [Salario minimo garantito nei rinnovi contrattuali]: rispetto al blocco contrattuale avvenuto tra il 2008 e il 2016 e la progressiva perdita d’acquisto dei salari dei dipendenti pubblici in contrasto con gli articoli 36 e 39 della Costituzione si dispone il riallineamento degli stipendi attraverso l’integrale recupero, in percentuale, del tasso di inflazione reale certificato dall’Istat, superiore al 20%. La copertura finanziaria è garantita dalle risorse stanziate dal Fondo per il reddito di cittadinanza.
IV
All’articolo 21, comma 2, alla fine del periodo inserire il seguente testo: “All’allegato b) di cui all’articolo 1 comma 148, punto H della legge 27 dicembre 2017, n. 205, dopo la parola “infanzia” aggiungere le seguenti parole “, primaria e secondaria. Per la copertura degli oneri derivanti dal presente intervento, si dispone l’incremento del Fondo per la revisione del sistema pensionistico con le risorse ulteriori da reperire a seguito della soppressione all’articolo 7, comma 1, lettera i) del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 294 delle parole “ricettive” e “ricreative”.”
Motivazione [Estensione carattere gravoso a tutta la professione docente]: lo svolgimento della professione docente ha un carattere gravoso in tutti gli ordini di scuola, come si evince dagli studi sullo stress da lavoro correlato e bornout del dott. Lodolo D’Oria, ragion per cui risulta indispensabile allargare l’attuale finestra di pensione anticipata prevista soltanto per il personale dell’infanzia. La copertura finanziaria è garantita da un incremento del Fondo per la revisione del sistema pensionistico con le risorse derivanti dal pagamento dell’ICI dei soggetti proprietari di immobili destinati ad attività ricettive e ricreative, prima esonerati, a seguito della sentenza n. 166 del 6 novembre 2018 della Corte di Giustizia Europea nella Cause riunite C-622, C-623, C-624/16.
ART. 34
(Rinnovo contrattuale 2019-2021)
VII
All’articolo 34, comma 1, al termine del periodo, aggiungere il seguente testo: “Tali importi sono incrementati per disporre anche per il triennio 2016/2018 ulteriori aumenti contrattuali al netto di quelli eventualmente già disposti, per allineare il salario minimo al tasso annuo di inflazione reale, certificato dall’Istat. Agli oneri derivanti si provvede attraverso l’utilizzo delle risorse stanziate nel Fondo per il reddito di cittadinanza di cui al comma 1, dell’articolo 21 della presente legge”.
Motivazione [Salario minimo garantito nel triennio 2016/2018]: rispetto al blocco contrattuale avvenuto tra il 2008 e il 2016 e la progressiva perdita d’acquisto dei salari dei dipendenti pubblici in contrasto con gli articoli 36 e 39 della Costituzione si dispone il riallineamento degli stipendi attraverso l’integrale recupero, in percentuale, del tasso di inflazione reale certificato dall’Istat, superiore al 12%. La copertura finanziaria è garantita dalle risorse stanziate nel Fondo per il reddito di cittadinanza di cui all’articolo 21.
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