Il giovane sindacato autonomo è pronto a chiedere un atto ispettivo alla Corte dei Conti per valutare le responsabilità sia del Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti sulla gestione delle graduatorie utili per il reclutamento del personale sia dei direttori degli Uffici scolastici regionali sull'attivazione dei posti in deroga richiesti dalle scuole. Secondo Marcello Pacifico (Anief-Cisal) è inutile bandire corsi per formare 40 mila docenti quando poi non li si vuole assumere. Nel frattempo, continua l'iniziativa #nonunoradimeno per attivare con ricorso gratuito al Tar le ore non concesse in presenza di disabilità grave e certificata.
Nella scuola italiana il sostegno agli oltre 250 mila alunni disabili iscritti è un’emergenza che richiede interventi immediati e straordinari. I dati appena pubblicati da Il Sole 24 Ore sono eloquenti: “su un totale di poco più di 141mila cattedre complessive per l’anno scolastico in corso, circa 50mila sono state ‘coperte’ - spesso in ritardo rispetto al suono della prima campanella - con personale attinto dalla seconda o terza fascia, spesso diplomati (i cosiddetti insegnanti tecnico pratici) o laureati non abilitati all’insegnamento”. Inoltre, “In base ai dati del ministero dell’Istruzione sono stati coperti con assunzioni in ruolo, quest’anno, solo il 13% dei posti disponibili: 1.682 assunzioni a fronte di 13.329 posti vacanti e tutti disponibili per nomine in ruolo”, di cui 10 mila al Nord.
A rendere la situazione grave e insopportabile è che, a due mesi dall’inizio delle lezioni, sino a qualche giorno fa rimanevano ancora da assegnare migliaia di docenti sulle cattedre libere. Sempre secondo il quotidiano economico, “una (parziale) boccata di ossigeno potrebbe arrivare dalla legge di bilancio, all’esame del Parlamento, che oltre a modificare il sistema di reclutamento della scuola secondaria di primo e secondo grado, interviene sui requisiti di accesso ai corsi di specializzazione su sostegno. È stato inoltre bandito a inizio novembre il bando di concorso straordinario per posti comuni e di sostegno nella scuola dell'infanzia e primaria che porterà alla formazione di graduatorie di merito straordinarie. I posti in palio sono 10mila. Numeri piccoli che si confrontano anche con le possibili uscite extra che la nuova quota 100 allo studio del governo potrebbe permettere anche nel mondo della scuola”.
Secondo Anief, è ora però di finirla con le ipocrisie: “l’assurdo di questa situazione – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal - è che nelle nostre scuole ci sono già quasi 30 mila docenti specializzati e abilitati, quindi selezionati e formati dalle università. Solo che l’amministrazione si ostina a non volerli assumere. E questo avviene in primis per via della Legge 128/13 che, pur di assicurare risparmi allo Stato a danno degli studenti più bisognosi, assegna obbligatoriamente ai precari un terzo delle cattedre di sostegno vacanti a livello nazionale. Come Anief, avevamo tentato di cambiare questo stato di cose, introducendo un emendamento all’articolo 28 della Legge di Stabilità che avrebbe fatto confluire in organico di diritto le 50 mila cattedre oggi assegnate invece in deroga fino al 30 giugno dell’anno successivo, ma i parlamentari non lo hanno preso in considerazione”.
“Stando così le cose - continua il sindacalista autonomo – è sbagliato pensare che se in Italia il sostegno agli alunni disabili non è garantito continuativamente il motivo sia da arrecare alla mancanza di personale specializzato. Quindi, oltre la metà dei posti oggi privi di titolare potrebbe essere assegnata da subito, se solo si volesse. Per questo motivo l’Anief è pronto a chiedere un atto ispettivo alla Corte dei Conti, così da valutare le responsabilità sia del Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti sulla gestione delle graduatorie utili per il reclutamento del personale sia dei direttori degli Uffici scolastici regionali sull'attivazione dei posti in deroga richiesti dalle scuole. Anche perché, se non si cambiano norme e registro sarebbe del tutto inutile bandire i corsi per formare 40 mila docenti, se poi non si vuole e può assumerli”, conclude Pacifico.
Il sindacato Anief ricorda che in questi giorni è stata riproposta l’iniziativa “Sostegno, non un'ora di meno!” che lo scorso anno ha prodotto oltre cento cause vinte: famiglie, docenti e dirigenti scolastici possono segnalare – senza affrontare spese - ogni mancata tutela dei diritti degli alunni scrivendo all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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