Anief ribadisce la volontà di ricorrere per i facenti funzioni che hanno prestato il servizio dal 1999, mentre Radamante si prepara a fare accedere tutti gli Ata con cinque anni di servizio. Si prepara una nuova battaglia in tribunale mentre ancora non si sa niente sulle quote riservate peraltro ribadite negli emendamenti presentati al disegno di legge di stabilità e al decreto sicurezza. Eurosofia conferma la sua offerta formativa per prepararsi e superare le prove.
Il 6 dicembre si svolgerà un’informativa ai sindacati sull’articolazione del concorso e il contestuale percorso riservato per gli assistenti amministrativi facenti funzione che transiteranno nel ruolo superiore. Secondo Anief ci sono almeno tre i nodi da sciogliere: la metà dei posti da assegnare dovrebbe andare agli Ata facenti funzione, che negli ultimi lustri si sono presi incarichi enormi in cambio di compensi minimali, dimostrando nel contempo alta professionalità e senso del dovere; bisogna dedicare la quota del 30% per i passaggi verticali del personale Ata, dando in tal modo la possibilità ad 800 amministrativi di passare al ruolo superiore se in possesso del titolo superiore o dopo 5 anni di servizio; prevedere la formazione per i candidati che hanno presentato la domanda di passaggio verticale per il profilo D nel gennaio 2010. Già pronte le diffide da inviare entro metà mese.
Ancora pochi giorni e sul concorso per Dsga, indispensabile per coprire la vacanza di ben 2.178 posti, si scoprirà l’arcano: il 6 dicembre si svolgerà un’informativa ai sindacati sull’articolazione del concorso e il contestuale percorso riservato per gli assistenti amministrativi facenti funzione che transiteranno nel ruolo tramite una misura di mobilità professionale. Su quali saranno le modalità della procedura concorsuale, potrebbero esserci delle novità inaspettate: l’unica bozza finora conosciuta, scrive Orizzonte Scuola, è quella trasmessa ai sindacati nel mese di ottobre. Si tratta di una bozza che può essere stata modificata e rivista. Non conosciamo quindi la versione finale, che sarà invece quella che sarà presentata ai sindacati nell’informativa.
QUALI PROVE
Di certo, la selezione sarà composta da due prove scritte e una orale. La prova scritta prevede materie quali diritto costituzionale, diritto amministrativo con riferimento al diritto dell’UE, diritto civile, contabilità pubblica, diritto del lavoro, ordinamento e gestione delle istituzioni scolastiche. La prova orale richiede una preparazione sul diritto penale e legislazione scolastica. Nel caso in cui a livello nazionale il numero dei aspiranti dovesse risultare superiore a quattro volte il numero dei posti disponibili, quindi oltre 8 mila, il Miur attiverà anche un test preselettivo. I posti da assegnare al termine del concorso saranno 2.004: a questi potrebbero aggiungersene altri 400, in base alle effettive disponibilità.
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LE RICHIESTE DELL’ANIEF
Anief ritiene che la metà dei posti da assegnare dovrebbe andare agli assistenti amministrativi facenti funzione, che negli ultimi lustri si sono presi incarichi enormi in cambio di compensi minimali, dimostrando nel contempo alta professionalità e senso del dovere: pertanto, i lavoratori Ata facenti funzione per più di 36 mesi dovrebbero essere ammessi senza alcuna prova selettiva e direttamente a un colloquio orale per la conferma dei ruoli ricoperti negli ultimi anni come per i concorsi riservati per i docenti.
Il sindacato, inoltre, rivendica una quota del 30% per i passaggi verticali del personale Ata: per legge, quindi, dovrebbe essere fornita ad 800 amministrativi la possibilità direttamente per chi è in possesso del titolo superiore e dopo 5 anni di servizio per chi non lo detiene. Già nel decreto direttoriale n. 979 del 28 gennaio 2010 sulla mobilità del personale Ata, era previsto a chiare lettere il passaggio all’area superiore per “il personale in possesso del titolo di studio individuato dalla tabella di cui all’articolo 4 della sequenza contrattuale 25 luglio 2008, per l’accesso al medesimo profilo di appartenenza e dell’anzianità di almeno cinque anni di effettivo servizio nel profilo di appartenenza sia con contratto di lavoro a tempo indeterminato sia con contratto di lavoro a tempo determinato”.
E pure il più recente articolo 48 della sequenza contrattuale, inoltre, prevede che “i passaggi del personale Ata da un’area inferiore all’area immediatamente superiore (…), previa frequenza di un apposito corso realizzato dall’amministrazione”. Inoltre, “alle predette procedure selettive, collegate alla formazione, è anche consentita la partecipazione del personale privo dei titoli di studio previsti per il profilo professionale di destinazione” e “fatto salvo, comunque, il possesso di un’anzianità di almeno cinque anni di servizio effettivo nel profilo di appartenenza”
Infine, a distanza di otto anni non si comprende perché ancora non sia partita la formazione per i candidati che hanno presentato la domanda di passaggio verticale per il profilo D nel gennaio 2010. Anief, pertanto, nei prossimi giorni scioglierà la riserva se far presentare una formale diffida e procedere con il contenzioso. In effetti, nello stesso decreto Miur del 2010 era prevista, all’articolo 6, l’organizzazione di “percorsi formativi” attraverso “le modalità indicate all’articolo 5 del Contratto e in ragione del contingente provinciale del personale da avviare alle attività di formazione, di cui all’allegato 1 del presente decreto”. Ma sono passati quasi nove anni e dei corsi di formazione, utili alla ratifica nei nuovi ruoli, non vi è ancora traccia.
CHI POTRÀ PARTECIPARE
Potranno partecipare coloro che sono in possesso del diploma di laurea in giurisprudenza, scienze politiche, sociali o amministrative, economia e commercio; del diploma di laurea specialistica (LS) 22, 64, 71, 84, 90 e 91; di una laurea magistrale (LM) corrispondente a quelle specialistiche ai sensi della tabella allegata al D.I. 9 luglio 2009. Inoltre, verranno inclusi nella procedura anche gli assistenti amministrativi che alla data della legge 27 dicembre 2017, 205 hanno maturato almeno tre interi anni di servizio negli ultimi 8 di mansioni di direttore servizi generali ed amministrativi anche in mancanza della laurea.
IL COMMENTO
“La legge vigente sulla mobilità – ricorda Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal - parla effettivamente del 30% dei posti disponibili da accantonare per i passaggi ‘verticali’ del personale Ata. L’attuale concorso pubblico, peraltro atteso da tantissimo tempo, non si comprende perché non debba darvi seguito”.
LA DIFFIDA
Il sindacato Anief conferma l’intenzione di mettere a disposizione dei candidati una diffida, da inviare entro il prossimo 15 dicembre, nella quale si chiede all’amministrazione scolastica di far attivare i passaggi verticali per i profili B e D: tale procedura, infatti, doveva avvenire ogni quattro anni. E in tutte le occasioni in cui fossero esaurite le graduatorie permanenti.
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