Ieri 12 dicembre vi è stato un nuovo incontro all’Aran: il fine è giungere alla firma del contratto. L’Ansa, sempre ieri, ha pubblicato una nota in cui veniva annunciata “la possibilità di una no-stop che porti alla firma”; i sindacati rappresentativi si dicono “contrari ad ogni ipotesi di autonomia differenziata”, poiché “la volontà di separazione di alcune regioni non può intaccare la dimensione nazionale, base fondante del nostro Paese”. Marcello Pacifico, presidente nazionale Udir, si dice contento di ciò, ma vira anche il discorso sulla risoluzione concreta delle criticità della professione che, di contro agli innumerevoli oneri, potrebbe finalmente raccogliere qualche onore.
Ha avuto luogo il decimo incontro relativo al CCNL dell’area Istruzione e Ricerca: “è stato esaminato e discusso il testo contrattuale, proposto dall’Aran, che ha recepito alcune richieste avanzate dalla parte sindacale nelle precedenti sedute. Dopo le ore 22, la riunione è stata aggiornata” a oggi “13 dicembre 2018, alle ore 15”.
In attesa di avere aggiornamenti, Udir, giovane sindacato dalla parte dei DS, tira le somme delle tante battaglie portate avanti in queste mesi: se da una parte ha presentato emendamenti, dall’altra ha creato strumenti utili, anche di lavoro, predisponendo sia una piattaforma per il rinnovo del CCNL 2016/18 in dieci punti sia una serie di seminari in giro per l’Italia.
“Com’è chiaro – afferma Marcello Pacifico, presidente Udir – condividiamo anche noi questa visione nazionalista, tant’è che stiamo portando avanti, proprio in queste settimane, un tour di giornate di studio che ha toccato molte città, e altre ci attendono ancora. Ma è importante non perdere di vista i punti cardini di quello che dovrebbe essere un rinnovo contrattuale ottimale e finalmente consono al ruolo che il dirigente scolastico ricopre. Bisogna infatti ricordare che ogni giorno i DS aprono, metaforicamente, i portoni delle nostre scuole e devono portare a termine la loro giornata lavorativa affrontando innumerevoli difficoltà che a volte esulano dalle loro mansioni, come quella della sicurezza, per la quale sono appunto più di un centinaio le sanzioni amministrative e penali che rischiano”.
“Riflettendo su tutto ciò, riteniamo che sia necessario ottenere almeno il minimo sindacale con il recupero degli 8 mila euro della perequazione esterna già dal 2016 e della RIA dei presidi andati in quiescenza dal 1 settembre 2012. Inoltre, consideriamo davvero irrisori gli aumenti, meno della metà dell'inflazione cresciuta durante il blocco contrattuale, mentre permane l'obbligo della sbagliata valutazione del portfolio. Non si può firmare un contratto che svaluta la professione di chi sta a capo delle nostre scuole”, continua il sindacalista autonomo.
“Riteniamo che il DS debba essere tutelato per il delicato mestiere che porta avanti, per le responsabilità che ricadono sulla sua persona, per gli oneri sulla sicurezza degli istituti che dirige, per la responsabilità legata alla salute dei lavoratori e degli studenti e per le procedure inerenti alla privacy. Con l’intento dunque di fornire un importante strumento formativo e informativo, abbiamo organizzato delle Giornate di studio: Io Dirigente. Sicurezza, Salute, Retribuzione, Relazioni sindacali. I prossimi incontri si terranno a Rende (scheda di adesione) e a Torino (scheda di adesione). Invitiamo a prendervi parte e ricordiamo che per partecipare basta inviare la scheda all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.”.
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