Ieri, con un’azione vincente del giovane sindacato, il Miur è stato condannato a verificare quanti dei posti siciliani in deroga, 7 mila, rispondano a effettive esigenze, al fine di essere dati in ruolo. Basta inventare numeri su organici, il 40% di essi a livello nazionale è utilizzato per contratti a termine ma non per le effettive esigenze. Ora deve cambiare tutto. Anief si dichiara pronta a impugnare i decreti degli UUSSR in tutta Italia e a commissariare il Miur per la Sicilia.
La Sentenza 149/19 del Tribunale amministrativo regionale tutela finalmente i diritti degli oltre 25 mila alunni siciliani con disabilità, la metà di loro con disabilità grave certificata, che sono costretti, ogni anno, a cambiare insegnante di sostegno supplente. Il Miur deve inoltre indicare il numero occorrente di posti per tutta Italia, così da poter essere certi il diritto all’istruzione e quello all'integrazione degli alunni disabili, ma anche la continuità didattica attraverso un organico atto a ricoprire tale esigenza.
Ieri il presidente nazionale Anief Marcello Pacifico è stato intervistato al Tgr su Rai 3 sulla sentenza che ha visto il sindacato vittorioso su un argomento, il sostegno, molto sentito e per il quale s’impegna enormemente.
“Chiedono l’assunzione i circa 7 mila insegnanti di sostegno precari della Sicilia: a dar loro ragione è una sentenza del Tar del Lazio. 7 mila su 18 mila, il 40% degli insegnanti di sostegno in Sicilia è supplente, generando una situazione che mette in difficoltà migliaia di famiglie, di docenti e soprattutto di alunni disabili che, ogni anno, rischiano di veder cambiare l’insegnante di riferimento”. Ma la sentenza del Tar del Lazio potrebbe sanare la situazione. La sentenza, con ricorso avviato dall’Anief due anni fa, ha affermato che non si può andare avanti così: il continuo utilizzo dei posti in deroga deve cessare; l’Ufficio scolastico regionale, se il Consiglio di Stato confermerà la sentenza, dovrà rendere di ruolo la maggior parte di questi 7 mila supplenti, coloro che cioè ogni anno coprono esigenze strutturali e non eccezionali. In Sicilia sono circa 25 mila gli alunni che necessitano di sostegno e metà di loro ha una disabilità grave. Inoltre, la legge di stabilità prevede dal 2020 la mancanza di fondi per gli stipendi degli insegnanti di sostegno in deroga, con il rischio per 40 mila supplenti a livello nazionale di non poter più lavorare.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, afferma che ”i posti in deroga dati ogni anno, se sono relative a esigenze certificate e documentabili, devono essere trasformati in ruolo e tutto questo non riguarda solo i precari siciliani o gli alunni con disabilità certificata siciliani, ma di tutta Italia. Sono più di 65 mila i posti su 165 mila, il 40%”.
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