Il TAR Lazio accoglie senza riserve il ricorso Anief volto all'inserimento nelle Graduatorie ad Esaurimento per la scuola primaria del personale educativo abilitato ed emana una sentenza puntuale che accoglie senza riserve le tesi sostenute dal giovane sindacato. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “la soluzione vera per risolvere tutte le illegittimità perpetrate in questi anni dal Miur a danno del personale precario è la riapertura delle GaE a tutto il personale abilitato”.
Il Ministero dell'Istruzione, nei decreti annuali di aggiornamento delle Graduatorie a Esaurimento, illegittimamente, non ha mai considerato il Personale Educativo tra le categorie dei docenti abilitati per la scuola primaria e, di conseguenza, non ha mai consentito loro di essere inclusi nelle GaE di III fascia riservate ai docenti muniti di abilitazione e utilizzate per le assunzioni a tempo determinato e indeterminato. Il Miur, invece, come sostenuto in udienza dall'Avv. Fortunato Niro dell'Anief, avrebbe potuto e dovuto concedere ai ricorrenti la possibilità di inserimento nella III fascia delle graduatorie ad esaurimento e il TAR Lazio, rilevata la fondatezza delle ragioni sostenute dal nostro legale in favore dei ricorrenti, ha accolto il ricorso evidenziando come “l’art. 398, comma 2, del d.lgs. 16 aprile 1994, n. 297 stabilisce l’applicabilità al personale educativo delle disposizioni concernenti lo stato giuridico ed il trattamento economico dei docenti elementari, con espresso ragguaglio al ruolo dei «professori di scuola primaria»” (così: TAR Lazio Sent. n.7721/2014)”. I Giudici, inoltre, hanno rilevato che “se è pur vero che i percorsi abilitanti differiscono”, l'Amministrazione non ha saputo produrre “ragioni che legittimerebbero il differente trattamento” e la negazione del diritto dei ricorrenti a essere annoverati tra i docenti abilitati anche per la scuola primaria a fronte di quanto, invece, argomentato con precisione dal legale Anief.
La sentenza ottenuta dall'Anief presso il TAR Lazio, dunque, dichiara senza riserve il diritto dei ricorrenti, nella qualità di docenti in possesso dell'abilitazione all'insegnamento nelle istituzioni educative conseguita in virtù di procedura concorsuale, ad essere inseriti nelle Graduatorie ad Esaurimento valide per la classe di concorso EEEE (scuola primaria). Il Miur, ora, dovrà provvedere a inserire gli iscritti Anief che avevano promosso ricorso nelle graduatorie d'interesse anche per la scuola primaria, come sarebbe stato loro diritto sin dalla pubblicazione dei decreti di aggiornamento delle graduatorie utili per le immissioni in ruolo. Tutti i ricorrenti Anief interessati dalla sentenza emanata dal TAR Lazio, riceveranno nelle prossime ore precise istruzioni da parte dell'Ufficio Legale Anief per poter finalmente rivendicare l'inserimento nelle graduatorie ad esaurimento per la scuola primaria cui da sempre aspiravano.
“Abbiamo già più volte evidenziato in tribunale che l’abilitazione nelle attività del personale educativo è da considerarsi equipollente all’abilitazione all’insegnamento nella scuola primaria – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal - Ne deriva che il personale educativo - ove in possesso di abilitazione - poteva ben aspirare all’inserimento nelle relative Graduatorie a Esaurimento e nella I fascia delle Graduatorie di Istituto anche per la scuola Primaria e il Tribunale Amministrativo ci ha dato, ancora una volta, ragione. Sono davvero troppe le illegittimità perpetrate dal Miur in questi anni che hanno escluso categorie di docenti abilitati dalla possibilità di corretto inserimento nelle GaE e ribadiamo che la vera soluzione a questa e altre problematiche dei precari storici della scuola è una sola: la riapertura delle GaE sin dal prossimo aggiornamento e la possibilità per tutti i docenti abilitati di potervi accedere in situazione di parità”.
L'Anief, unico sindacato che da sempre si è schierato dalla parte dei precari e contro le numerose illegittimità poste in essere dal Miur, ha dimostrato nuovamente la solidità delle proprie tesi e ha ottenuto una nuova vittoria a tutela dei diritti del personale educativo e di tutto il personale abilitato da troppi anni, e illegittimamente, discriminato dal Miur.