Il Ministro dell’Istruzione cambia gli obiettivi e annuncia che la sua opera adesso sarà caratterizzata dal reperimento dei fondi necessari all’assunzione dei docenti: “andremo a richiedere le risorse necessarie - ha detto a SkyTg24 - perché dobbiamo stabilizzare i docenti, ridare ordine al sistema scuola e valorizzare la figura di tutti i nostri operatori scolastici per offrire un servizio di sempre maggiore qualità per studenti e famiglie”. Anief concorda con il titolare del Miur, perché la situazione sta sfuggendo di mano e a settembre le supplenze annuali potrebbero diventare 200 mila. Per questo, bisogna andare a rivedere le norme che regolano formazione e immissioni in ruolo. A partire dalla valorizzazione dei tanti docenti precari abilitati che continuano ad essere tenuti in una situazione di limbo eterno, perché relegati nelle graduatorie d’istituto. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): L’occasione è propizia per approvare le modifiche suggerite in Senato nei giorni scorsi da Anief, attraverso le quali si riaprirebbero le GaE a tutti i docenti abilitati esclusi dalla Buona Scuola, ma anche aggiornandole ogni anno, piuttosto che prorogarle, come sta cercando di fare il governo in questi giorni: in caso contrario, non si risolverà nulla e diventerà sempre più probabile lo sviluppo della procedura di infrazione, per via della denuncia 4231/2014 pendente presso la Commissione Ue.
Messa alle spalle la legge di bilancio, l’amministrazione scolastica ha deciso di intraprendere un nuovo corso: ricordiamo che qualche mese fa, commenta Orizzonte Scuola, il Ministro aveva stupito per le sue parole “ci si riscalda con la legna che si ha” e col fatto che fino a pochi giorni fa ha risposto in Parlamento circa i presunti tagli operati per le supplenze su sostegno in Legge di Bilancio 2019.
La rivista ricorda, nell’occasione, che anche le immissioni in ruolo dell’anno scolastico 2019/20 avverranno per il 50% dalle Graduatorie ad esaurimento e per il 50% dalle Graduatorie dei concorsi. Eventuali posti assegnati a GaE ormai esaurite passeranno alle graduatorie dei concorsi. L’obiettivo del Ministro Bussetti è di anticipare le operazioni per avere tutto pronto a settembre ed evitare alle scuole gli annosi problemi di organico. Sempre Bussetti, parlando del nuovo reclutamento e della copertura delle cattedre scoperte, ha recentemente dichiarato in una intervista al Giorno “Anticiperemo i tempi di immissione in ruolo degli insegnanti, quest’anno vorremmo chiudere le operazioni a fine luglio. Un mese prima. Per avere tutto pronto per settembre”.
LA POSIZIONE DELL’ANIEF
Anief ritiene positivo che le intenzioni del Ministro dell’Istruzione siano ora quelle di porre in cima ai nuovi obiettivi l’annoso vulnus della stabilizzazione dei docenti: del resto, già quest’anno sono state assegnate oltre 150 mila supplenze annuali e a settembre potrebbero diventare 200 mila. È chiaro che se vuole fare sul serio, per affrontare una vicenda sfuggita di mano a chi gestisce la scuola italiana, occorre andare a rivedere le norme che regolano formazione e immissioni in ruolo. A partire dalla valorizzazione dei tanti docenti precari abilitati che continuano ad essere tenuti in una situazione di limbo eterno, relegati nelle graduatorie d’istituto, anziché essere assunti a tempo indeterminato attraverso il passaggio preliminare nelle GaE.
E che dire dei supplenti storici, con oltre 36 mesi di servizio, che non vengono assorbiti nei ruoli dello Stato, calpestando le indicazioni di Bruxelles prodotte proprio per debellare la piaga dell’abuso dei contratti a termine? Il sindacato ritiene assurdo che vi siano così tanti precari, già con esperienza e abili per essere “arruolati”, e poi in estate 33 mila cattedre destinate alle immissioni in ruolo rimangano deserte perché il Miur non ha permesso di accostarle a quei precari.
Anief ricorda, inoltre, che l’ostinazione del Miur a tenere chiuse le GaE è alla base anche della decisione di licenziare quasi 10 mila maestri con diploma magistrale, con anno di prova superato, dando seguito ad una sentenza del Consiglio di Stato del dicembre 2017 che però tra esattamente un mese, il 20 febbraio prossimo in plenaria, potrebbe essere rivista dallo stesso organo di giustizia superiore. Una eventuale riapertura delle Graduatorie ad esaurimento porrebbe di fatto fine anche a questo contenzioso.
IL COMMENTO DEL PRESIDENTE ANIEF MARCELLO PACIFICO
“Diamo atto al Ministro dell’Istruzione, a distanza di otto mesi dal suo arrivo a Viale Trastevere, dell’intenzione di finanziare e potenziare la macchina organizzativa che si occupa della stabilizzazione di tanti docenti, già selezionati, con esperienza e che attendono da tempo una norma che li salvi dal precariato sine die. L’occasione è propizia, quindi, per dare parere favorevole all'emendamento al decreto Semplificazioni, il ddl n. 989 approvato alla Camera, suggerito nei giorni scorsi da Anief in audizione al Senato dinanzi alle commissioni competenti: in questo modo, si potranno riaprire le graduatorie ad esaurimento a tutti i docenti abilitati esclusi dalla Buona Scuola, ma anche aggiornandole ogni anno, piuttosto che prorogarle, come sta cercando di fare il governo in questi giorni con un emendamento inspiegabile allo stesso decreto Semplificazione che vorrebbe dare la possibilità di cambiare provincia con altri 12 mesi di ritardo”.
“Chiediamo ai senatori, quindi, di scegliere le richieste che fanno bene alla scuola e a chi vi opera, come docente e come discente: in caso contrario non si risolverà nulla e diventerà sempre più probabile lo sviluppo della procedura di infrazione, a seguito della denuncia 4231/2014 pendente presso la Commissione europea e sempre in attesa della sentenza C-494/17 Rossato sul mancato risarcimento agli insegnanti di ruolo”, conclude il presidente Anief.
CHI HA PRESENTATO GLI EMENDAMENTI AL DECRETO “SEMPLIFICAZIONI”
Per dire la parola fine al precariato scolastico, Anief ha suggerito ai senatori alcune richieste di modifica al decreto Semplificazioni. Tra queste, due riguardano il reclutamento dei precari abilitati e storici: si chiede, infatti, sia la riapertura delle GaE (10.13 e 10.14) dei senatori Roberto Berardi, Luigi Vitali, Loredana De Petris, Vasco Errani, Pietro Grasso e Francesco Laforgia, sia la stabilizzazione di tutti i precari con 36 mesi di servizio del senatore Antonio Iannone.
Premesso che la piaga delle supplenze non si cura di certo prorogando l'aggiornamento delle GaE, eliminando il limite dei contratti a termine o i concorsi riservati nella secondaria, questi emendamenti permetterebbero l’assunzione a tempo indeterminato dei precari su tutti i posti vacanti e disponibili, come nelle intenzioni ha manifestato anche lo stesso presidente della VII Commissione Cultura del Senato. Da domenica si procede al voto nelle Commissioni e da martedì si continuerà in aula.
COSA SI CHIEDE CON GLI EMENDAMENTI AL DECRETO “SEMPLIFICAZIONI”
Stabilizzazione dei precari con 36 mesi di servizio
10.9
Dopo il comma 2 aggiungere il seguente:
«2-bis. Al comma 1 dell'articolo 4, della legge 3 maggio 1999, n. 124, è aggiunto, in fine, il seguente periodo: "Qualora per effetto della successione di contratti di lavoro a tempo determinato stipulati con il personale docente per la copertura di posti vacanti e disponibili, il rapporto dì lavoro abbia complessivamente superato i trentasei mesi, comprensivi di proroghe e rinnovi, indipendentemente dai periodi dì interruzione, si dà luogo all'assunzione a tempo indeterminato, in ottemperanza a quanto previsto dalla direttiva 1999/70/CE del Consiglio, del 28 giugno 1999"».
Conseguentemente, al comma 255, primo periodo, della legge 30 dicembre 2018, n. 145 le parole: «con una dotazione pari a 7.100 milioni di euro per l'anno 2019, a 8.055 milioni di euro per l'anno 2020 e a 8.317 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2021», sono sostituite dalle seguenti: «con una dotazione pari a 6.100 milioni di euro per l'anno 2019, a 7.055 milioni di euro per l'anno 2020 e a 7.317 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2021».
Riapertura delle graduatorie ad esaurimento
10.13
Dopo il comma 2, aggiungere il seguente:
«2-bis. All'articolo 1, comma 10-bis della legge 25 febbraio 2016, n. 21, alla fine del primo periodo, aggiungere il seguente testo: "Con decreto del ministro dell'istruzione, dell'Università e della Ricerca da emanarsi entro il 30 giugno 2019, è disposto l'inserimento, a domanda, di tutto il personale in possesso di abilitazione, ivi incluso il diploma magistrale conseguito entro l'a.s. 2001/2002 e il diploma tecnico professionale, nonché del personale educativo"».
10.14
De Petris, Errani, Grasso, Laforgia
Dopo il comma 2 aggiungere il seguente:
«2-bis. I docenti che hanno conseguito l'abilitazione entro l'anno accademico 2017/2018 possono inserirsi nella fascia aggiuntiva delle graduatorie ad esaurimento di cui all'articolo 1, commi 605, lettera c), e 607, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 e successive modificazioni, ivi inclusi i docenti in possesso di diploma magistrale o d'insegnamento tecnico-professionale entro l'anno scolastico 2001/2002. Con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, da emanarsi entro sessanta giorni dall'approvazione della presente legge, sono fissati i termini per l'inserimento nelle predette graduatorie aggiuntive a decorrere dall'aggiornamento previsto nell'anno scolastico 2017/2018 per il successivo triennio.»
ARTICOLI CORRELATI:
SCUOLA e PA – Precari non assunti, Anief presenta ricorso alla Corte europea dei diritti dell’Uomo
Precariato, Miur bocciato: flebile risposta alla memoria Anief contro l’inerzia dello Stato
Elezioni RSU 2018, completato lo spoglio: Anief chiude con 55 mila voti nel 60% delle scuole
Rsu, così l’Anief ha raggiunto la rappresentatività: exploit in Sicilia, Lombardia e Campania
Decreto Semplificazioni, Anief illustra 15 proposte emendative in audizione al Senato