Il vice ministro dell’Economia Garavaglia afferma che, nell’anno in corso, con l'anticipo del Tfr agli statali si avranno 5 miliardi in più di consumi, soldi che finiranno nell'economia del Paese. Per quanto riguarda Quota 100, prevede che ci sarà un neo assunto per ogni lavoratore andato in pensione. Contatta la sede Cedan più vicina e richiedi una consulenza personalizzata.
Una spinta al Pil, un aumento dei consumi. È quello che prevede il vice ministro dell’Economia, Massimo Garavaglia, intervistato dal Messaggero. Secondo Garavaglia i soldi che finiranno nell’economia del Paese deriveranno da 5 miliardi di liquidazioni che saranno anticipati nel 2019. Alla domanda su quale impatto avrà la “quota 100” sull’economia, il vice ministro dell’Economia spiega: “Nel pubblico, con lo sblocco totale del turn over, ci sarà un neo assunto per ogni lavoratore andato in pensione. Anzi, a regime anche di più, abbiamo stanziato 200 milioni per le assunzioni straordinarie. Nel privato decideranno liberamente gli imprenditori quali lavoratori sostituire, ci sono realtà nelle quali ci sarà un importante ricambio generazionale”.
“Poi – aggiunge Garavaglia – c’è l’operazione Tfs degli statali che non è stata considerata. Nel 2019 anticiperemo 5 miliardi di liquidazioni che i dipendenti pubblici avrebbero intascato con un ritardo tra due e cinque anni. Sono soldi che finiranno nell’economia del Paese, cinque miliardi di potenziali investimenti aggiuntivi. Sappiamo che il Tfs viene speso abbastanza velocemente». L’anticipo non varrà solo per chi userà “quota 100”. Inoltre, “abbiamo voluto che fosse per tutti, per risolvere un problema generato dalle riforme avviate da precedenti governi, tra le altre cose pende un giudizio della Corte Costituzionale con il rilevantissimo rischio per lo Stato di soccombere. Sarà possibile chiedere l’anticipo da subito, non appena avremo formalizzato l’accordo con l’Abi. Nel passaggio parlamentare vedremo di innalzare la cifra dell’anticipo oltre i trentamila euro” conclude Garavaglia.
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