L’incremento salariale va dai 3,90 euro del collaboratore scolastico ai 5,60 euro di un docente delle superiori: il calcolo è giusto se rapportato al tasso di inflazione programmata, ma per Anief è errato perché non tiene conto dell'aumento di dieci punti percentuali del costo della vita dal 2008 in poi, non coperto né assorbito dagli incrementi applicati con gli ultimi contratti. Ecco perché il sindacato propone ricorso al giudice del lavoro per adeguare l'indice al tasso IPCA reale e non aggiornato dal settembre 2015. Marcello Pacifico (Anief): La verità è che servono cifre di ben altro spessore, allineate finalmente ai compensi europei, con incrementi di almeno 200 euro al mese da coprire con 2 miliardi e mezzo l’anno. In questa situazione, pensare di danneggiare ulteriormente il corpo docente ed il personale Ata, sottraendo loro pure il dovuto per legge, rappresenta un’operazione inaccettabile: per questi motivi rivendichiamo il conferimento dell’indennità di vacanza contrattuale mai applicata nell’ultimo decennio.
In queste ore, oltre un milione di dipendenti della scuola stanno ricevendo lo stipendio di aprile, leggermente maggiorato rispetto a quello percepito negli ultimi tre mesi. Grazie all’applicazione dell’indennità di vacanza contrattuale, dovuta al mancato rinnovo del Ccnl scaduto il 31 dicembre scorso, i lavoratori del comparto più grande dalla PA, si sono ritrovati accreditato – scrive la rivista Orizzonte Scuola - un incremento di “3,90 euro netti mensili per un collaboratore Scolastico, e di 5 euro per un Assistente Amministrativo e i DSGA. Va un po’ meglio, ma è solo un modo di dire, per gli insegnanti di scuola infanzia ed elementare, i cui aumenti in busta paga “saranno di circa 5,15 euro netti”, e per quelli delle scuole secondarie di I e II grado “con circa 5,60 euro mensili netti” in più.
“A far scattare l’indennità di vacanza contrattuale è stato il periodo di tempo superiore a tre mesi trascorso dalla scadenza del CCNL 2016/18. L’indennità di vacanza contrattuale è calcolata non sull’intera retribuzione ma sulle sole voci stipendiali, quantificate in media per il settore statale in 25.184 euro l’anno: applicando tali percentuali a questa somma si arriva ad un aumento di circa 8 euro lordi a partire dal 1° aprile 2019, che può arrivare a 13–14 lordi da luglio 2019. NoiPA ne ha già comunicato l’erogazione. L’aumento fa riferimento al contratto in scadenza e saranno in vigore fino al rinnovo del prossimo (2019-2021) che è oggetto di trattative sindacali ancora da avviare”.
Detto ciò, sempre la stampa specializzata ha giustamente fatto notare che il lieve aumento in diversi casi sarà praticamente controbilanciato dalle addizionali comunali e regionali, ancora presenti fino al mese di novembre: questo significa che la busta paga rimarrà sostanzialmente la stessa. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ricorda che si tratta né più né meno degli aumenti prevista dall’ultima Legge di Bilancio: nell’anno in corso dell’1,3%, a fronte dello 0,42% dal 1° aprile 2019 e dello 0,7 dal 1° luglio 2019 di indennità di vacanza contrattuale, aumentato della percentuale insignificante pari allo 0,35%. Più lo 0.30% per gli anni successivi. Con il Documento di Economia e Finanza sono stata solo confermate delle variazioni già programmate: non c’è, in pratica, alcun recupero dell’inflazione pregressa, mentre si applica l’indennità di vacanza contrattuale però inadeguata”.
In attesa di essere convocato, in qualità di sindacato rappresentativo dalla ministra Bongiorno, e di vedere stanziate cifre importanti per adeguare davvero gli stipendi dei nostri docenti a quelli europei, l’Anief nei giorni scorsi attraverso il proprio direttivo nazionale ha ribadito la necessità immediata di collocare direttamente in busta paga tutti i risparmi di spesa già destinati dalla legge alla carriera degli insegnanti, andando in questo modo a coprire i finanziamenti del prossimo triennio, valorizzando pure al massimo il ruolo professionale del corpo docente, ma anche predisponendo il passaggio di livello funzionale del personale Ata.
PER APPROFONDIMENTI:
Stipendi, per il governo già è tanto che non sono diminuiti. Replica Anief: ragionamento folle
Ai docenti aumenti medi di 17 euro, a chi non lavora 780 euro di reddito di cittadinanza: è giusto?
PA e SCUOLA – Sì del Parlamento agli aumenti proletari dei dipendenti pubblici
SCUOLA e P.A. – A 3,3 milioni di dipendenti stipendi incrementi tra 8 e 14 euro dal 1° aprile 2019
Stipendi docenti italiani sotto di 9 mila euro rispetto alla media UE
Rinnovo del contratto in alto mare, ci potrebbero essere 200 euro al mese per Anief