Come riporta la stampa nazionale, è stato lanciato un manifesto dallo storico Andrea Giardina, dalla senatrice a vita Liliana Segre e dallo scrittore Andrea Camilleri per ridare dignità nelle scuole alla materia. Il sindacato si era battuto affinché fosse prevista una modifica sul piano di revisione della Storia prevista dal nuovo piano orario settimanale degli istituti professionali e l’immediato inserimento dell’educazione civica in tutti gli ordini scolastici. Marcello Pacifico (Anief): Accettiamo di buon grado il manifesto e lo appoggiamo. La Storia mostra ai ragazzi gli strumenti per vivere e, come dicevano i latini, diviene maestra, ispirando essi nelle azioni future: è necessario, senza dubbio, riservarle il posto di prestigio che merita
Come riporta Repubblica, l’iniziativa è partita da eccelsi studiosi e vuole riservare uno spazio maggiore allo studio della storia: “è un bene comune” e “la sua conoscenza è un principio di democrazia e di uguaglianza tra i cittadini. È un sapere critico non uniforme, non omogeneo, che rifiuta il conformismo e vive nel dialogo. Lo storico ha le proprie idee politiche ma deve sottoporle alle prove dei documenti e del dibattito, confrontandole con le idee altrui e impegnandosi nella loro diffusione”. Dunque, attraverso il manifesto, ci si appella “a tutti i cittadini e alle loro rappresentanze politiche e istituzionali per la difesa e il progresso della ricerca storica in un momento di grave pericolo per la sopravvivenza stessa della conoscenza critica del passato e delle esperienze che la storia fornisce al presente e al futuro del nostro Paese”.
Marcello Pacifico, presidente nazional Anief, che più volte ha proposto un incremento sostanziale del tempo dedicato a essa, ha sposato di buon grado la causa e ha appoggiato il manifesto lanciato e sostenuto dagli intellettuali citati, punta della cultura italiana. Inoltre, il sindacato si è battuto contro la riforma degli istituti superiori che prevedeva il dimezzamento delle ore settimanali della storia, lasciandole uno spazio ridottissimo. Infatti, nonostante le dichiarazioni favorevoli espresse da chi governa l’istruzione e dalle più alte cariche pubbliche, nei fatti la materia basilare continua a essere dimenticata.
“Accettiamo di buon grado il manifesto e lo appoggiamo. La Storia mostra ai ragazzi gli strumenti per vivere e, come dicevano i latini, diviene maestra, ispirando essi nelle azioni future: è necessario, senza dubbio, riservarle il posto di prestigio che merita”, afferma il presidente Pacifico.
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