Si tratta di quanto già previsto dalla legge di stabilità per via dell’automatico adeguamento dell’indennità di vacanza contrattuale nel rispetto della normativa vigente. Peccato che non si tenga conto del blocco decennale dal 2008 a dispetto dell’aumento del costo della vita. Anief conferma la volontà di adire il giudice del lavoro per recuperare le somme dovute e non corrisposte dal 2016.
Nel frattempo, il ministro Bongiorno, dopo diversi solleciti anche di Anief e Cisal, firma l’atto di indirizzo per la definizione delle aree e dei comparti, e alla certificazione della rappresentatività per il rinnovo dei contratti nel Pubblico impiego. Si aspetta, ora, una convocazione celere di Aran per la chiusura degli adempimenti e l’adozione delle relative delibere.
Lo ha annunciato in queste ore il Ministero dell’Economia e delle Finanze, con una comunicazione ufficiale, spiegando “che per il personale del comparto Istruzione e Ricerca, a decorrere dalla mensilità di Giugno 2019, l'indennità di vacanza contrattuale sarà adeguata in funzione dell'anzianità di servizio, così come previsto dalla legge 30 dicembre 2018 n. 145, c. 440, art. 1 e confermato dalla Ragioneria Generale dello Stato successivamente alla prima applicazione (msg NoiPa 031 del 26/03/2019). Contestualmente – conclude il Mef - saranno liquidati eventuali arretrati relativi ai mesi di Aprile e Maggio 2019”. Ciò significa che da giugno l’indennità di vacanza contrattuale sarà accreditata tenendo conto dell’anzianità di servizio personale, legata al tipo di gradone stipendiale personalizzato, in base alla carriera. Marcello Pacifico (Anief): Non bastano affatto questi incrementi, sono inadeguati per recuperare la perdita del potere d'acquisto degli stipendi di docenti e Ata.
Gli adeguamenti scattati per via del mancato rinnovo contrattuale, a quattro mesi dalla scadenza naturale del precedente, datata 31 dicembre 2018, si sono realizzati in modo “piatto”, adottando degli aumenti base: lo scorso aprile, tutti i dipendenti della scuola hanno ricevuto il medesimo mini-incremento in busta paga, differenziandosi solo per professionalità. Sicché, i collaboratori scolastici si sono ritrovati con 3,90 euro netti mensili di aumento, gli amministrativi con 5 euro, i docenti del primo ciclo con poco più di 5 euro netti e quelli della secondaria con circa 5,60 euro sempre netti. Da giugno, con recupero anche delle mensilità di aprile e maggio, l’indennità di vacanza contrattuale sarà accreditata tenendo conto dell’anzianità di servizio personale, legata al tipo di gradone stipendiale che ogni dipendente della scuola – docente e Ata – si ritrova assegnato sulla base degli anni di carriera svolti. Inoltre, ricorda la rivista Orizzonte Scuola, “da luglio, essendo trascorsi 6 mesi dalla scadenza del CCNL 2016-18, l’indennità di vacanza contrattuale aumenterà ancora”.
Si applicherà un incremento all’attuale stipendio: dello 0,41% ad aprile e dello 0,7% a luglio. Il sindacato rileva, tuttavia, che il tasso IPCA - l'indice dei prezzi al consumo armonizzato per i Paesi membri dell'Unione europea - non è stato aggiornato rispetto al blocco registrato nell'ultimo decennio: tale indice, introdotto per assicurare una misura dell'inflazione comparabile a livello europeo, è stato volutamente ignorato a partire dall'approvazione della legge 122/2010, e successivamente mai preso in considerazione, fino a quando è stato riaggiornato al tasso di inflazione programmato, nel 2019, dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Mancano circa 5 punti percentuali netti, un valore che risulta dieci volte superiore alle cifre che saranno riconteggiate, al netto dell’aumento di circa 3,5 punti percentuali ottenuto un anno fa da quei dipendenti pubblici che hanno avuto il rinnovo del CCNL per il triennio 2016/2018. Per queste ragioni in tutte le audizioni il giovane sindacato ha sempre rilanciato il tema del salario minimo di cittadinanza senza il quale rimane costantemente ignorata la nostra Costituzione.
Certo, c’è il problema delle risorse visto che il Documento di Economia e Finanza approvato dal Governo conferma tagli all'istruzione fino al 2045 al di là dell’accordo firmato proprio dal Governo con gli altri sindacati rappresentativi del 24 aprile scorso che sarebbe orientato a finanziare circa 100 euro lordi, cioè proprio quel salario minimo richiesto da Anief, e che sarebbe lontano ancora dal 50% del costo della vita registrato nell’ultimo decennio. Per recuperare, almeno, il valore vero dell’indennità di vacanza contrattuale, peraltro, Anief, ha già individuato le risorse ma aspetta sempre di essere convocata ai tavoli di contrattazione nazionale per spiegare al Miur come fare”, conclude il sindacalista autonomo. Magari ora l’ARAN procederà in maniera celere alla convocazione dei tavoli per aprire quelli per il rinnovo del contratto per il triennio 2019/2021, dopo la firma dell’atto di indirizzo, a un anno dai primi risultati delle ultime elezioni RSU.
PER APPROFONDIMENTI:
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SCUOLA e P.A. – A 3,3 milioni di dipendenti stipendi incrementi tra 8 e 14 euro dal 1° aprile 2019
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