Anief ritiene che la modifica più rilevante del contratto sugli spostamenti annuali motivati sia quella di aprire le assegnazioni provvisorie, di durata annuale, a tutti i lavoratori della scuola, prescindendo dai blocchi legati all’anno di assunzione o altri limiti artificiosi imposti per legge. Marcello Pacifico (Anief): L’unico vincolo per l’accettazione della richiesta di assegnazione provvisoria dovrebbe rimanere quello dello svolgimento del periodo di prova. Superato il quale, secondo noi, tutti i docenti a Ata hanno pieno diritto ad accedere alla mobilità, annuale o definitiva che sia.
La mobilità del personale rimane uno dei punti cruciali delle nostre scuole. Anche perché di anno in anno l’amministrazione reitera i vecchi contratti, apportando modifiche lievi e certamente non risolutive dei problemi. Oggi si terrà al Miur un incontro sulle utilizzazioni e assegnazioni provvisorie del personale avente diritto: Anief ritiene che la richiesta del C.N.D.A. (Coordinamento Nazionale Docenti Abilitati) sia meritevole di attenzione, ovvero quella di aprire le assegnazioni provvisorie, di durata annuale, a tutti i lavoratori della scuola, prescindendo dai blocchi legati all’anno di assunzione o altri limiti artificiosi imposti per legge.
Il contratto dei docenti ammessi al terzo anno FIT prevede le medesime condizioni normative ed economiche di quelle di supplenza annuale. Ne consegue che i predetti docenti non godano delle tutele contrattuali previste per i docenti a tempo indeterminato, eppure sono in periodo di prova e formazione come gli assunti da GaE e GM 2016.
“L’unico vincolo per l’accettazione della richiesta di assegnazione provvisoria – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – dovrebbe rimanere quello dello svolgimento del periodo di prova. Superato il quale, secondo noi, tutti i docenti a gli Ata hanno pieno diritto ad accedere alla mobilità, annuale o definitiva che sia. Si tratta di una disposizione fondamentale, che sanerebbe i tanti errori fatti da chi ha imposto gli algoritmi di assegnazione delle sedi che hanno rovinato la vita professionale e personale di decine di migliaia di lavoratori della scuola”, conclude il leader del giovane sindacato.