Il Tribunale del Lavoro di Busto Arsizio (VA) dà piena ragione agli avvocati Anief Fabio Ganci, Walter Miceli e Anna Maria Ferrara e condanna il Miur a corrispondere ai docenti precari gli scatti di anzianità mai riconosciuti, applicando la prescrizione decennale del credito. Ancora possibile aderire ai ricorsi Anief per il personale precario della scuola per ottenere la corretta posizione stipendiale in base all'effettivo servizio prestato.
La sentenza ottenuta dall'Anief rileva, infatti, l'evidente discriminazione subita dal personale precario, docente e Ata, per quanto riguarda le condizioni di impiego ed evidenzia come non ci siano ragioni oggettive volte a giustificare tale discriminazione che risulta, pertanto, in contrasto con la normativa comunitaria. “Abbiamo dimostrato in giudizio – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - che nelle cause relative al riconoscimento degli scatti di anzianità non può applicarsi la prescrizione breve, quinquennale, perché il credito vantato non è meramente retributivo, ma deriva da violazione di direttiva comunitaria, ed è quindi soggetto a prescrizione ordinaria decennale, così come già chiarito dalla Corte di Cassazione sin dal 2011. Auspichiamo che a tale orientamento possano uniformarsi tutti i tribunali del lavoro in modo da contribuire a restituire dignità e tutelare al meglio i diritti dei lavoratori precari della scuola”.
Il Tribunale del Lavoro, dunque, accoglie integralmente il ricorso Anief ed evidenzia come vadano “conseguentemente, disapplicate le disposizioni dei richiamati CCNL che, prescindendo dalla anzianità maturata, commisurano in ogni caso la retribuzione degli assunti a tempo determinato al trattamento economico iniziale previsto per i dipendenti a tempo indeterminato”. Anief ricorda ai propri iscritti che è ancora possibile aderire ai ricorsi rivolti al personale docente e ATA precario per ottenere gli scatti di anzianità commisurati al servizio effettivamente prestato.
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