Adriana Maria Loredana Miro (ds dell’istituto): Non possiamo da soli adempiere al compito della prevenzione dei rischi, poiché non siamo proprietari delle strutture e non disponiamo delle risorse necessarie a realizzare la manutenzione degli edifici. Il nostro ruolo è quello di garantire il diritto alla salute e all’istruzione per i nostri studenti.
Marcello Pacifico (Udir): Siamo con la dirigente, non è possibile affidare l’incolumità di studenti e lavoratori della scuola al caso, non è accaduta una tragedia solo per pura fatalità e certamente non va bene. Stiamo presentando un emendamento al disegno di legge di stabilità. Chiediamo alla politica di approvarlo.
Un altro crollo a scuola: paura
È accaduto nell’ultimo fine settimana, prima insomma che riprendessero le attività didattiche dopo la lunga pausa dello scorso week-end. Ancora allarme sicurezza a scuola. Come riporta Il Mattino, “crollano calcinacci dalla gradinata di una scala. Paura all’istituto di istruzione superiore statale «A. Pacinotti» di Scafati. È accaduto nell’ultimo fine settimana, prima insomma che riprendessero le attività didattiche dopo la lunga pausa dello scorso week-end”. È stato il personale scolastico a lanciare l’allarme alla riapertura della scuola. In pratica, “una buona parte d’intonaco si era staccato da una gradinata della scala che dal primo piano dell’edificio conduce ai laboratori”. L’istituto è rimasto chiuso per consentire “ai tecnici della Provincia di Salerno (ente competente) di eseguire i lavori di messa in sicurezza dei vani scale e di procedere ad un controllo generale della struttura”.
Il commento della ds Miro
Udir ha fatto della questione sicurezza uno dei punti di forza della propria battaglia sindacale. Ha, infatti, rimarcato l’esistenza e l’urgenza del problema durante l’incontro che ha avuto al Miur, in seguito alla manifestazione a Roma, qualche giorno fa. La dirigente scolastica dell’istituto colpito dal crollo, Adriana Maria Loredana Miro, che è socia Udir, ha rilasciato una sua dichiarazione, che riportiamo di seguito.
“Al rientro dal ponte di Ognissanti – afferma la dirigente scolastica Miro - dopo i giorni di maltempo, alunni e docenti del Pacinotti di Scafati hanno rinvenuto un intero costone di intonaco che si era staccato dal vano delle scale poste tra il piano terra e il primo piano dell’Istituto, con calcinacci riversati sulle scale sottostanti. Fortunatamente il cedimento è avvenuto quando l’Istituto era chiuso”.
La ds Adriana Miro coadiuvata dal RSPP e dall’Ing. Responsabile dell’Ufficio Tecnico hanno interdetto l’utilizzo della scalinata, chiedendo immediatamente l’intervento della provincia di Salerno e dei vigili del fuoco. Mentre gli alunni, rassicurati dalla ds, svolgevano regolarmente le lezioni, prontamente sono intervenuti i vigili, che hanno verbalizzato la diffida a utilizzare la scala fino al termine dei lavori di spicconamento. Intanto è sopraggiunto l’ing. della ditta Arechi con la sua squadra, inviato dalla provincia di Salerno, che, dopo il sopralluogo, sentite anche le esigenze della ds, ha disposto la sospensione delle attività didattiche per due giorni, per poter effettuare i dovuti lavori di manutenzione, anche se non sono emersi problemi di natura strutturale.
Siamo in pratica di fronte a un ulteriore episodio che mette in evidenza la manutenzione ormai inesistente e la presenza di edifici scolastici fatiscenti. “L’Istituto infatti – continua la ds - costruito da più di 50 anni è stato oggetto solo ultimamente di lavori di ristrutturazione, grazie a un FESR che si è aggiudicato alcuni anni fa. Lo stesso è destinatario di una cifra di 5 milioni di euro, che verrà utilizzata per lavori strutturali, sulla scorta dei quali potrà ottenere le certificazioni richieste per essere a norma. Solo ora si sta espletando la gara per l’appalto in provincia e sicuramente i tempi non saranno brevi. Nel frattempo la provincia di Salerno rimane sorda alle richieste che da anni vengono puntualmente effettuate per sopralluoghi e lavori di manutenzione, nascondendosi dietro la promessa di lavori da effettuare con i 5 milioni di euro. Noi dd.ss. non intendiamo più essere individuati come responsabili di quanto possa avvenire agli edifici in assenza di interventi di messa in sicurezza da parte di enti territoriali competenti. Non siamo nelle condizioni oggettive di adempiere, da soli, al compito della prevenzione dei rischi, in quanto non siamo proprietari delle strutture e non disponiamo delle risorse necessarie a realizzare la manutenzione degli edifici. Il nostro ruolo è quello di garantire il diritto alla salute e all’istruzione per i nostri studenti”.
Il parere del presidente Udir Pacifico
Marcello Pacifico, presidente nazionale Udir, concorda a pieno con le parole della dirigente Miro e afferma che “la sicurezza è una di quelle emergenze che non può più aspettare. L’episodio narrato non si è trasformato in tragedia solo per una casualità e non crediamo sia possibile né accettabile affidare la vita dei lavoratori della scuola e dei discenti alla combinazione del fato. Bisogna prevedere un piano che sollevi i dd.ss. dalle responsabilità e dalla paura che dietro l’angolo della propria scuola possa accadere un dramma. Noi siamo accanto ai dirigenti scolastici e non li abbandoneremo, ma è necessario che lo Stato intervenga fin dalla prossima legge di bilancio”.
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