Per chiedere l'approvazione di un emendamento urgente nella legge di Bilancio che esoneri i dirigenti scolastici dalla responsabilità civile, penale, amministrativa. Bisogna inoltre sbloccare i fondi e permettere agli enti locali di mettere a norma tutte le scuole italiane, la cui metà non ha neanche il certificato di agibilità per prevenire nuove tragedie.
Il confronto è avvenuto tra dirigenti scolastici, parlamentari delle commissioni cultura e lavoro, associazioni di categoria, sindacati, Anci e Upi, alla presenza di Camilla Sgambato, Francesca Puglisi, Simona Malpezzi, Anna Ascani, Andrea Orlando.
L’incontro si è tenuto oggi, 20 novembre, presso la sede nazionale del Partito Democratico, via S. Andrea delle Fratte, n.16, alle ore 15. Presente anche il sottosegretario del Miur Anna Ascani.
Udir ha fatto della Sicurezza uno dei suoi punti focali dell'azione sindacale, dall'intervento parlamentare durante l'ultimo legislatura, quando fu presentato un articolo aggiuntivo al decreto legislativo 81/08, all'ultima manifestazione spontanea del 30 ottobre di presidi di tutta Italia accorsi davanti Viale Trastevere per chiedere tutela dopo i recenti spiacevoli episodi che hanno portato alla sospensione dal servizio della ds Franca Principe di Sapri. In quell'occasione, Udir aveva annunciato la volontà di elaborare un emendamento al disegno di legge di stabilità per sanare la questione e rispondere alla protesta a fronte delle inutili intese raggiunte il giorno prima dai sindacati rappresentativi. Oggi l'emendamento è stato presentato e si auspica la sua approvazione dopo che sia il PD che il M5S hanno presentato delle proposte di legge sul tema. Il sindacato si è sempre occupato della faccenda, sottolineando come lo Stato dovrebbe tutelare maggiormente i dirigenti scolastici. In effetti sono troppe le colpe che vengono imputate ai dirigenti scolastici senza che questi possano prevedere o porre argini alle tragedie che colpiscono sempre più scuole in Italia: il primo responsabile è il legislatore.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Udir, ha affermato che “non si può rischiare una condanna penale mentre si sta svolgendo il proprio lavoro. Il ruolo del ds, anche se saturo di responsabilità, è svolto da chi è profondamente interessato all’istruzione e al rapporto col corpo docente e coi discenti. Si stanno portando i dd.ss. a essere molto più preoccupati delle condanne piuttosto che della formazione dei nostri studenti e delle ottimali condizioni lavorative di docenti e Ata”, conclude Pacifico.
Udir ha predisposto una checklist con richieste di pertinenza del DS.
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