Il ricorso comporta il recupero per ciascun ricorrente di 5mila euro in media all’anno a partire dal 2016; è dedicato a chi non ha aderito al ricorso presentato al Tar del Lazio. C’è tempo fino al 10 gennaio. Per aderire, clicca qui
Il giovane sindacato, in seguito alle numerose richieste, ha deciso di proporre un nuovo ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, per consentire l’impugnazione del decreto anche ai dirigenti scolastici che non hanno potuto partecipare, entro il termine di 60 giorni, al ricorso presso il Tar del Lazio avverso il decreto di costituzione del Fun relativo all’a.s. 2017/2018. Infatti, Udir, al fine di tutelare i dd.ss. che rappresenta, ha deciso di impugnare il decreto D.D.G. 1486 del 23 settembre 2019 con cui il Mef trasmette i dati del Fun 2017/18. Il ricorso è volto all’annullamento del taglio delle risorse destinate al Fun.
Fine del ricorso è vedere versato nel Fun gli assegni relativi alla retribuzione individuale di anzianità dei dirigenti scolastici cessati dal servizio dal 31 agosto 2012 oppure in subordine ottenere il versamento della Ria dei dirigenti scolastici cessati dal servizio dal 31 agosto 2015, alla luce della sentenza della Corte Costituzionale n. 178/2015 che ha dichiarato lo sblocco dei contratti.
Le adesioni al ricorso, per recuperare i 5 mila euro tagliati ed evitare nuove riduzioni stipendiali, sono aperte. Dato che l’atto amministrativo va impugnato entro 120 giorni, risulta necessario notificare e depositare il ricorso al Capo dello Stato entro il 21 gennaio 2020. È pertanto possibile aderire entro il 10 gennaio 2020 al nuovo ricorso gratuito contro il taglio del Fun, che ha effetti sulla retribuzione annuale di posizione e di risultato.
Vai al ricorso, clicca qui.
PER APPROFONDIMENTI:
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Udir presenta il ricorso al TAR Lazio contro il taglio del FUN