Si è concluso così lo Stato di agitazione proclamato da alcuni sindacati firmatari di contratto, con una bolla di sapone che tradisce le istanze dei 7 mila presidi su salario accessorio e sicurezza. Udir conferma la proroga dei termini al 10 gennaio per aderire al ricorso e impugnare il taglio del FUN e recuperare 5 mila euro annui, pro capite, dal 2016. Il giovane sindacato ha attivato il servizio di consulenza personalizzato per i propri iscritti al fine di verificare la legittimità del DVR redatto.
Per il presidente di Udir, Marcello Pacifico, che ha incontrato nei giorni scorsi anche il Direttore generale per le risorse umane e finanziarie del Miur, Jacopo Greco, l'unica soluzione contro l'illegittima decurtazione del Fun attuata dal MEF dal 2011 rimane il ricorso al tribunale amministrativo che è prossimo alla scadenza, per i termini di impugnazione dell'ultimo decreto direttore che toglie ulteriori 18 milioni di euro per il FUN per il 2017/2018. Proprio grazie alla vertenza promossa dal giovane sindacato, nella prossima legge di Bilancio sono stati stanziati 30 milioni di euro, quota che rappresenta la metà di quella richiesta in tribunale.
Giorno 20 dicembre ha avuto luogo l’incontro al Miur a seguito della proclamazione dello stato di agitazione da parte di una parte dei sindacati rappresentativi. Tra i vari punti trattati anche il Fun.
LA CONCILIAZIONE
Venerdì scorso, presso il Miur, c’è stato l’incontro alla presenza del ministro dell’istruzione, Lorenzo Fioramonti, tenutosi “a seguito della proclamazione dello stato di agitazione da parte di CISL FSUR, Flc CGIL, UIL Scuola RUA e SNALS Confsal”, come riporta la rivista specializzata Orizzonte Scuola.
I temi oggetto di discussione sono stati: il rinnovo del contratto – “si è ottenuto un tavolo politico presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, anche in relazione ai contenuti dell’Atto di indirizzo, per l’equiparazione delle figure dirigenziali dell’area” -; la determinazione del FUN – “i sindacati hanno chiesto che fossero accelerate le procedure di quantificazione del FUN 18/19. Il Miur si è impegnato a effettuare la quantificazione e a rendere l’informativa alle OO.SS. entro dicembre 2019. Le organizzazioni sindacali hanno chiesto che si trovassero soluzioni all’incapienza del FUN 17/18, determinata dalla sottrazione di fondi operata dal MEF in fase di determinazione del Fondo. Il Ministero si è impegnato a richiedere entro il 31 dicembre una variazione di bilancio a favore del FUN per almeno 10 milioni di euro”-; la retribuzione riguardante le reggenze – “l’Amministrazione ha garantito che entro gennaio vi sarà una Conferenza di servizio con MEF e Funzione Pubblica per chiarire che sino all’a.s. 2019/20 le reggenze dovranno essere pagate attingendo alla retribuzione di risultato e non dalla retribuzione di posizione di parte variabile, come peraltro già affermato nell’ultimo contratto collettivo” - ; le risorse della Legge di bilancio – “si è concordato che le risorse previste nella legge di bilancio in corso di approvazione (30 milioni di euro) siano utilizzate integralmente già a partire dalla contrattazione relativa all’anno scolastico 2019/20” -; la sicurezza scolastica – “confermati i contenuti dell’intesa sottoscritta il 29 ottobre. Previsto inoltre un tavolo di confronto politico da avviare entro gennaio ed uno inter-istituzionale che coinvolgerà anche l’INAIL” -; la mobilità ordinaria e straordinaria, oltre alla valutazione dei dirigenti scolastici – “in tempi brevi si avvieranno i tavoli su tali tematiche”.
IL PARERE DEL SINDACATO UDIR
Secondo il giovane sindacato la conciliazione non ha ottenuto niente di nuovo: il tavolo per il rinnovo del contratto sarebbe stato attivato comunque viste le risorse stanziate nell'ultima legge di bilancio; inoltre è inutile richiedere incontri per determinare il FUN per il 2018/2019 quando già quello dell'anno precedente è sub indice per il ricorso che sta promuovendo proprio l'ufficio legale di Udir. E che dire della palese violazione delle norme sul finanziamento delle reggenze da porre in una specifica vertenza sindacale presso il giudice del lavoro per violazione delle norme contrattuali. Sulla sicurezza ancora parole che non soddisfano i diversi capi d'istituto, che neanche due mesi fa sono andati a manifestare al Miur e rischiano ogni giorno cento denunce penali. Speriamo che almeno sulla mobilità straordinaria si ascolti quanto chiesto da Udir con specifici emendamenti, anche durante il recente dibattito parlamentare sul decreto scuola. A una procedura nazionale deve corrispondere necessariamente una mobilità agevolata. Per quanto riguarda invece il Fun, Udir ricorda che ha attivato il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica contro il taglio del Fun. Il ricorso comporta il recupero per ciascun ricorrente di 5mila euro in media all’anno a partire dal 2016 ed è dedicato a chi non ha aderito al ricorso presentato al Tar del Lazio. Per aderire c’è tempo fino al 10 gennaio. Per ricorrere, clicca qui.
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