Udir invita i direttori degli uffici scolastici regionali e le organizzazioni sindacali rappresentative a non firmare i contratti regionali fino a tale data, perché potrebbero essere riscritti con aumenti di 5 mila a preside. È possibile ricorrere ad adiuvandum ancora entro il 30 giugno prossimo al seguente link
Il sindacato comunica che il Tar del Lazio ha fissato con urgenza l’udienza di merito per trattare il ricorso contro la determinazione del Fun per l'a.s. 2017/2018, presentato dall'avvocato Zampieri per gli associati al sindacato Udir, il prossimo 6 ottobre 2020. Marcello Pacifico (presidente nazionale Udir): È una decisione importante che condannerebbe la condotta del Mef nei confronti del salario accessorio dei dirigenti scolastici, non soltanto bloccato a partire dal 2009, ma addirittura ridotto per via del mancato versamento della Ria dei presidi cessati dal servizio, nonostante il rinnovo del contratto per il triennio 2016/2019
Il giovane sindacato comunica che il Tar del Lazio ha fissato l’udienza di merito per trattare il ricorso contro la determinazione del Fun 2017/2018, presentato da Udir nei mesi scorsi, il prossimo 6 ottobre 2020. Nel ricorso il sindacato ha impugnato la determinazione del Fun 2017/2018 operata dal Miur, chiedendo la restituzione dei tagli effettuati a partire dall’a.s. 2011/2012. Se il Tar Lazio accogliesse le richieste del legale di Udir, i dirigenti scolastici potrebbero avere un beneficio di 4.540,90 euro annui, 349,30 mensili.
Udir invita, pertanto, i sindacati rappresentativi a non stipulare i contratti regionali fino al pronunciamento del Tar; se l’Amministrazione intende andare avanti a ogni costo lo faccia con gli Atti unilaterali, come già fatto in passato.
Per il presidente nazionale Udir, Marcello Pacifico, il Ministero dell'istruzione insieme al Ministero del Tesoro sono a un bivio: o riconoscono la RIA (assegno ad persona) a tutto il personale dirigente scolastico assunto dopo il 2001, come stiamo chiedendo in Cassazione, o il versamento della RIA dei presidi che sono andati in quiescenza nel FUN, come prevedono le norme contrattuali o legislative. Ad ogni modo, lo stipendio del ds dovrà aumentare.
Il sindacato fa presente che la mancata firma dei Cir non comporterà alcun danno per i dd.ss. italiani, perché il taglio del Fun 2017/2018 operato dal Miur comporterà una diminuzione della retribuzione di posizione/quota variabile e della retribuzione di risultato, con effetti particolarmente pesanti soprattutto in alcune regioni, dove si rischia addirittura la decurtazione dello stipendio mensile.