La delegazione Anief ha presentato un'articolata memoria per rilanciare un settore fondamentale per il Paese e tutelare i diritti del personale, dalla formazione degli organici al reclutamento, passando per la retribuzione. Prossima tappa a Londra, dove il 24 si svolgerà un'assemblea sindacale per informare i lavoratori
Si è concluso, presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, l’incontro con le organizzazioni sindacali rappresentative sul funzionamento del servizio scolastico nelle scuole statali italiane all’estero. L'Anief era presente con una sua delegazione e ha presentato un documento in cui evidenzia il periodo di grave difficoltà che vive questo settore. Marcello Pacifico (Anief): Nelle scuole italiane all'estero, per effetto soprattutto delle novità apportate dal D.Lgs. n. 64/2017, abbiamo evidenziato come sia palese l'abbassamento della qualità dell'offerta formativa e una generale e intollerabile compressione dei diritti di tutti i lavoratori destinati all'estero
L'Anief, infatti, ricevuta al MAECI in delegazione con il dott. Fina e la dott.sa Cozzetto, ha tenuto a rilevare l'urgenza di provvedimenti operativi quali l'immediata emanazione dei decreti di destinazione all'estero per l'a.s. 2019/2020 degli aventi diritto che sono già in forte ritardo rispetto all'inizio delle regolari attività didattiche e il ripristino delle graduatorie d’istituto per le supplenze dalle quali attingere per l'attribuzione dei contratti annuali sugli spezzoni orari non costituenti cattedra e per le sostituzioni del personale temporaneamente assente, abolendo i contratti “locali”. “La presunta innovazione apportata dal D.Lgs. n. 64/2017 – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – ha creato invece solo criticità sia a discapito del personale precario, che non viene praticamente più interessato dalle nomine per la sostituzione di personale assente e per l'attribuzione degli spezzoni orari, sia a discapito del personale di ruolo o già in servizio presso la sede estera che si è praticamente visto obbligato ad accettare sostituzioni e ore eccedenti il normale orario settimanale previsto dal contratto, generando un'inaccettabile compressione di prerogative e diritti che sono contrattuali e che non possono essere imposte dalla norma”.
Il sindacato Anief, con i suoi delegati Chiara Cozzetto e Salvatore Fina, ha anche evidenziato la necessità di un adeguamento dell'organico di sostegno alle reali esigenze anche per il personale da destinare all'estero, nel rispetto dei principi costituzionali e del diritto all'istruzione di tutti gli alunni. Altri punti nevralgici presentati, per nulla secondari per il settore, sono stati la richiesta di specificare con precisione gli incarichi aggiuntivi per i lettori in servizio presso i lettorati con IEA e la costituzione anche nelle scuole italiane all'estero dei Consigli d'Istituto.
“La nostra delegazione ha ben evidenziato come le maggiori difficoltà per il funzionamento delle scuole italiane all'estero – conclude il presidente Pacifico - sono state create proprio dalle 'innovazioni' apportate negli ultimi anni che hanno praticamente generato un 'corto circuito' nel sistema. Il nostro sindacato, finalmente raggiunta la rappresentatività, si impegnerà a sanare tutte le illogicità e le vere illegittimità rilevate perché un servizio di tale importanza - cui dovrebbe essere riconosciuto il giusto valore e la fondamentale funzione che svolge per un Paese che affonda le sue radici più profonde proprio nella tradizione storica, nella diffusione e nella cultura della lingua – non può e non deve essere abbandonato a se stesso”.
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