In caso di passaggio di ruolo dalla scuola infanzia alla scuola secondaria il servizio di ruolo svolto nel grado inferiore deve essere riconosciuto immediatamente e per intero, questo quanto nuovamente chiarito dal Tribunale del Lavoro di Cosenza - su ricorso patrocinato dai legali Anief Fabio Ganci, Walter Miceli e Leonida Bianchimano - che condanna il Miur anche al pagamento delle spese di lite. Marcello Pacifico (Anief): "Il Miur deve rispettare le sentenze della Suprema Corte e regolare il passaggio di ruolo da infanzia a secondaria valutando integralmente il servizio svolto nel precedente ruolo”. Ancora possibile aderire allo specifico ricorso Anief per impugnare i decreti di ricostruzione di carriera che negano al docente della secondaria il diritto al computo dell'anzianità di servizio maturata nella scuola infanzia.
La nuova vittoria Anief riguarda i docenti di ruolo nella scuola infanzia che hanno ottenuto il passaggio di ruolo, o una successiva immissione in ruolo, nella scuola secondaria cui il Ministero dell'Istruzione continua a non riconosce la precedente anzianità di servizio maturata nel ruolo inferiore. "All'atto della nuova ricostruzione di carriera – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – il Ministero dell'Istruzione dovrebbe riconoscere per intero tutto il servizio svolto nella scuola infanzia come docente di ruolo, ma nonostante le chiare disposizioni presenti nella normativa vigente, continua a regolare il passaggio di ruolo da infanzia a secondaria sulla base della “temporizzazione”. Tutto ciò avviene illegittimamente e già le Sezioni Unite della Cassazione, nel 2016, avevano confermato nel nostre tesi imponendo il riconoscimento integrale del'anzianità maturata con servizio di ruolo svolto nella scuola infanzia".
Il Giudice del Lavoro di Cosenza, infatti, in pieno accoglimento del ricorso Anief, richiama proprio il “principio espresso dalla Suprema Corte con pronuncia resa a Sezioni Unite n. 9144/2016, secondo il quale: “in tema di passaggi di ruolo del personale docente, per effetto del combinato disposto degli artt. 77, 83 del d.P.R. n. 417 del 1974 e art. 57 della L. n. 312 del 1980, all'insegnante che passi dalla scuola materna alla secondaria l'anzianità maturata nel ruolo della scuola materna deve essere riconosciuta in misura integrale, anziché nei limiti della cd. temporizzazione” e tiene a precisare, inoltre, che “l'eccezione di prescrizione non appare fondata, richiamandosi il principio per cui l'anzianità di servizio configura un mero fatto giuridico, insuscettibile di autonoma prescrizione, sicché può sempre costituire oggetto di accertamento giudiziale” concludendo, dunque, per la condanna a carico del Miur non solo all'integrale riconoscimento nella ricostruzione di carriera del servizio di 9 anni svolto dalla ricorrente nella scuola infanzia, ma anche al pagamento delle spese di soccombenza, quantificate in 2000 Euro oltre accessori, proprio considerando “l'intervento delle Sezioni Unite della Suprema Corte in momento antecedente all'instaurazione del presente procedimento”.
“Le tante sentenze dei Tribunali del Lavoro da noi ottenute e confermate dalla Corte di Cassazione, anche a Sezioni Unite - conclude il presidente Pacifico – hanno definitivamente chiarito la questione. Auspichiamo che il Ministero dell'Istruzione conformi il proprio operato alla normativa e alla giurisprudenza per non ledere i diritti dei lavoratori della scuola transitati nei ruoli della scuola secondaria dalla scuola infanzia”. Anef ricorda che è acora possibile aderire allo specifico ricorso Anief per impugnare i decreti di ricostruzione di carriera che dovessero negare al docente della scuola secondaria di primo o secondo grado il diritto al computo dell'anzianità di servizio di ruolo maturata nella scuola infanzia.
Per ulteriori informazioni e aderire al ricorso Anief, clicca qui.