Considerando la peculiarità delle nostre Istituzioni Educative, come Organizzazione Sindacale Anief, si ritiene opportuno segnalare la mancanza di disposizioni per le strutture in oggetto. Le soluzioni da adottare, in caso non si possa ottemperare, nell'immediato, alle disposizioni dell'ordinanza, attualmente convertita in D.L. n°06, sono:
1) invitare tutte le famiglie a prelevare i propri figli per riportarli a casa, onde evitare il maggior numero di contatti possibili, per la salvaguardia della propria e altrui salute. Sembra illogico dover costringere il personale, la maggior parte del quale viaggia con mezzi pubblici, ad assolvere a obblighi che mettono a repentaglio la propria salute e quella dei ragazzi presenti in convitto;
2) richiesta deroga alle autorità competenti per mantenere aperta la struttura; non si può fare il tutto a voce e/o con una semplice circolare interna.
In caso di deroga, si applicano le regole dei servizi minimi indispensabili, con richiesta e non con obbligo, visto che si parla di salute e non di calamità naturali, ai colleghi/e, in primis quelli domiciliati più vicini alle Istituzioni, di provvedere alla sorveglianza dei ragazzi.
Il ministro della pubblica Istruzione ha ribadito, che il diritto alla salute, in questo momento, viene prima di tutto.