Il giovane sindacato invia richieste scritte di chiarimento agli istituto che non si sarebbero adeguati alle misure minime di sicurezza
Collegi dei docenti convocati via Whatsapp, anche in ambienti chiusi, con tanto di richiesta compilazione di un foglio firme e senza rispettare gli accorgimenti minimi di contenimento relative all’emergenza Coronavirus. C’è chi prende sottogamba le misure di sicurezza imposte dal governo per mettere un freno all’allarme legato al contagio da Coronavirus. Eppure lo stato di allerta imporrebbe scrupolosa attenzione e rispetto delle regole.
Giungono diverse segnalazioni dalla Sardegna – da Cagliari a Olbia, a Iglesias – ad Anief. E il giovane sindacato rappresentativo si appella anche al buon senso dei dirigenti scolastici, chiedendo di vigilare a tutte le autorità competenti, di prendere provvedimenti, se necessario, nei casi di palese violazione delle regole: ad esempio, se i locali interessati dai collegi non fossero adeguati, a chiamare in causa i Nas.
«Non si può derogare – è la posizione di Anief – ai punti fermi che sono stati stabiliti a livello nazionale. Chiediamo responsabilità a tutti e al ministero dell’Istruzione di verificare il rispetto delle disposizioni nazionali. Ne va dell’incolumità e della sicurezza del mondo della scuola». Anief Sardegna, in particolare, ha mosso anche passi formali, inviando richieste scritte di chiarimento a tutti i responsabili dei dirigenti che non si sarebbero conformati alle misure di sicurezza.