Il Covid 19 ha già investito in maniera importante Francia e Germania e ha cominciato ad aggredire in modo significativo anche il Regno Unito e molti altri Paesi europei. Due scuole europee hanno già dichiarato che chiuderanno per alcuni giorni. Altre scuole chiedono ai docenti italiani di non recarsi al lavoro. La scuola di Atene è sotto attacco. La scuola europea di Varese è praticamente chiusa
Ad Asmara sono assenti 20 docenti su circa 50: come pensa il Maeci che quella scuola possa funzionare in queste condizioni? Quella scuola, al netto dei proclami propagandistici di un sindacato, è in realtà abbandonata a stessa. In molti Paesi, dove operano i nostri lettori, non c’è nessuna prevenzione e nessun controllo, lavorano senza nessuna protezione rispetto al rischio di contagio.
Non si possono più sottovalutare tutte queste questioni e restare immobili. L'inerzia del Maeci è inaccettabile, va tutelata la salute del personale scolastico italiano (e dei loro familiari) obbligati ogni giorno ad avere contatti reiterati e intensi con un gran numero di allievi e persone sui mezzi che usano per recarsi al lavoro. Considerata la pericolosità e la facilità con cui si spande l’infezione, sono necessari provvedimenti di emergenza. Maeci non può attendere i provvedimenti degli Stati esteri e poi agire solo di ripiego. Serve un piano, servono provvedimenti ora e subito.
Anief ha chiesto al Maeci di essere convocato per trovare le soluzioni opportune. In attesa che Maeci "decida" cosa fare, suggeriamo ai docenti di chiedere la convocazione dei collegi per ragionare insieme ai dirigenti scolatici sulle varie situazioni e approvare documenti d'indirizzo o di richieste.