Il sindacato è convinto che in tempi brevissimi occorra offrire anche al personale educativo la possibilità di utilizzare la Carta del docente, contribuendo così a semplificare e migliorare la qualità del delicato lavoro messo in atto da questa categoria, punto di riferimento irrinunciabile per convittori e semiconvittori
Il giovane sindacato ha inviato una lettera al presidente del Consiglio dei Ministri, on. Giuseppe Conte, alla ministra dell’Istruzione, on. Lucia Azzolina, al Ministro dell’Università e della Ricerca, prof. Gaetano Manfredi, e alla ministra della Funzione Pubblica, on. Fabiana Dadone, chiedendo la Carta docente per il personale docente educativo dei Convitti ed Educandati Statali Nazionali e dei Convitti annessi.
La ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, ha annunciato che, fino al 31 marzo, con la Carta del docente sarà possibile acquistare anche webcam, microfoni, penne touch screen, scanner e hotspot portatili; ha spiegato che "l'ampliamento degli hardware acquistabili con la Carta ha l’obiettivo di sostenere l’aggiornamento professionale degli insegnanti per migliorare l’organizzazione delle diverse forme di didattica a distanza in questo momento di emergenza”.
Quest’iniziativa lascia, però, emergere ancora una volta la discriminazione nei confronti del personale educativo dei Convitti ed Educandati Statali Nazionali e dei Convitti Annessi, che si vede assurdamente negata l'assegnazione della Carta del docente.
Il personale educativo partecipa alla funzione di formazione e di istruzione degli allievi, convittori e semiconvittori, ed è collocato espressamente all’interno dell’area professionale del personale docente. Appare dunque indiscutibile la piena equiparazione del profilo professionale di educatore con quello di docente ad ogni effetto di legge.
Il Governo dovrebbe operare, per una scelta giusta, ponendo fine nell'immediato a tale discriminazione e uniformando l'assegnazione della Carta del docente a tutte le categorie inquadrate all'interno della funzione docente, Personale Educativo compreso. Sarebbe un passo importante ed apprezzato non solo dalla categoria, ma da tutti gli studenti di Convitti ed Educandati, e dalle loro famiglie, in particolar modo in questo momento difficile, in cui il mezzo informatico è l'unico strumento per partecipare e contribuire al percorso educativo e formativo dei giovani.
La richiesta dell’Anief
Consapevoli delle difficoltà che ci sono con la didattica a distanza, siamo fermamente convinti che in tempi brevissimi occorra offrire anche al personale educativo la possibilità di utilizzare la Carta del docente, contribuendo così a semplificare e migliorare la qualità del delicato lavoro messo in atto da questa categoria, punto di riferimento irrinunciabile per convittori e semiconvittori.