Il ministero dell’istruzione e quello dell’università e ricerca hanno annunciato che il quarto ciclo TFA sostegno, attualmente in corso, terminerà con corsi e tirocinio diretto in modalità a distanza. Una decisione inevitabile vista l’emergenza sanitaria in atto. Serve, però, un provvedimento analogo anche per il quinto ciclo, che altrimenti rischia di non partire se non si potranno svolgere le selezioni, programmate per il 18 e 19 maggio
ANIEF: Si garantisca a tutti gli aventi titolo l’accesso ai corsi, da svolgersi on line anche per il V ciclo, garantendo l’accesso gratuito a tutti coloro hanno prestato servizio su sostegno senza specializzazione per almeno due anni. È l’unico modo per garantire l’avvio dei corsi, altrimenti a rischio, e per assicurare alla Scuola un numero finalmente adeguato di docenti specializzati. Marcello Pacifico (Anief): Se i ministri Azzolina e Manfredi avalleranno la nostra idea, entro un anno avremo finalmente a disposizione un numero di docenti di sostegno specializzati adeguato a garantire a tutti gli studenti disabili la presenza di un insegnante in grado di coordinare efficacemente i processi inclusivi
Il IV ciclo TFA Sostegno si concluderà on line. Lo hanno confermato in una nota congiunta del 15 aprile il ministero dell’istruzione e quello dell’università e della ricerca. Una decisione di buon senso, vista l’attuale necessità di sospendere tutte le attività didattiche e formative in presenza, sulla quale come ANIEF esprimiamo il nostro assenso.
Ma non basta: serve, e a strettissimo giro, un analogo provvedimento anche per il prossimo ciclo, il quinto, che altrimenti rischia di non poter nemmeno partire. Ricordiamo, infatti, che le prove di accesso – inizialmente fissate per il 2 e 3 aprile – sono state rinviate al 18 e 19 maggio. Ma la scadenza, ormai prossima, potrebbe non essere rispettata vista l’attuale incertezza su cosa (e se) sarà possibile riaprire nelle prossime settimane. Certo è che, oggi, sembra del tutto improbabile che da qui a un mese sarà possibile organizzare prove di selezione che prevedano la partecipazione in contemporanea di migliaia di aspiranti. D’altra parte, un ulteriore rinvio rischierebbe seriamente di impedire che i corsi possano concludersi in tempo utile per le nomine dell’anno scolastico successivo.
“Per noi l’unica soluzione – dichiara Marco Giordano, segretario generale ANIEF – è quella di eliminare le selezioni per l’accesso al quinto ciclo TFA Sostegno, garantendo l’accesso a tutti gli aventi titolo. I corsi si dovranno svolgere on line, con tirocinio a distanza, almeno fino a quando non sarà possibile un ritorno sicuro alle attività in presenza. Questo consentirebbe di risolvere il problema dell’impossibilità di svolgere le selezioni senza causare assembramenti ma anche di superare tutti i limiti, spesso penalizzanti per territori come il Piemonte o l’Emilia-Romagna, imposti dall’offerta formativa risicata di alcuni atenei. Se poi dovesse essere possibile, come auspichiamo, il rientro in presenza durante lo svolgimento dei corsi, le attività potrebbero benissimo continuare in modalità alternata a distanza e nelle aule”.
Per ANIEF, inoltre, sarebbe importante lanciare un segnale di riconoscenza a tutti i docenti che, in questi anni, hanno garantito il sostegno nelle nostre scuole seppur privi di specializzazione, garantendo l’iscrizione gratuita ai corsi per tutti coloro che hanno prestato almeno due anni di servizio su sostegno.
La proposta del giovane sindacato, infine, potrebbe anche rappresentate la soluzione di un altro problema atavico per la Scuola italiana. “Se i ministri Azzolina e Manfredi avalleranno la nostra idea – dichiara Marcello Pacifico, presidente nazionale ANIEF – entro un anno avremo finalmente a disposizione un numero di docenti di sostegno specializzati adeguato a garantire a tutti gli studenti disabili la presenza di un insegnante in grado di coordinare efficacemente i processi inclusivi. Ovviamente siamo pronti a discutere dei dettagli a un tavolo tecnico con l’amministrazione e con le altre organizzazioni sindacali, alle quali chiediamo sin da adesso di convergere unitariamente sulla nostra proposta”.
La proposta è stata inviata da ANIEF ai ministri Azzolina e Manfredi e sarà anche oggetto di specifiche proposte emendative al decreto scuola in discussione in Parlamento.