Sentenza storica ottenuta dai legali Anief che dimostra come, anche durante la Didattica a Distanza, l'alunno disabile abbia pieno diritto al corretto numero di ore di sostegno indicato nel PEI senza giustificazioni che tengano. Marcello Pacifico (Anief): “La sentenza del Tribunale Amministrativo per il Lazio, ottenuta qualche giorno fa dai nostri legali, rappresenta un monito rivolto a chi pensa che l’emergenza Coronavirus possa giustificare un affievolimento dei diritti degli alunni più fragili. È una battaglia che portiamo avanti con orgoglio”. Sempre possibile contattare il nostro sindacato per nuove segnalazioni di sostegno negato e per avere indicazioni già per il prossimo anno scolastico scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
L'iniziativa 'Sostegno, non un'ora di meno!' promossa dall'Anief per la tutela dei diritti degli alunni con disabilità e che fornisce assistenza legale gratuita per le famiglie quando viene negato il giusto numero di ore con il docente di sostegno, continua la sua lunga serie di successi in tribunale anche durante la sospensione delle attività didattiche in presenza: “Le carenze di risorse economiche non possono comportare il venir meno del diritto al sostegno scolastico, previsto a favore di un alunno con grave disabilità – si legge nella sentenza ottenuta dagli Avvocati Anief Andrea Maresca, Walter Miceli e Ida Mendicino - ciò in quanto trattasi di un diritto fondamentale rispetto al quale il legislatore e l’amministrazione scolastica non possono esimersi dall’apprestare un nucleo indefettibile di garanzie, determinando un numero di ore di sostegno pari a quello delle ore di frequenza”. Il TAR Lazio, dunque, accoglie in toto il ricorso e condanna le Amministrazioni resistenti ad attribuire al minore il docente di sostegno con rapporto 1:1, tenendo a specificare come risulti “illegittima una previsione che, per carenza di risorse, assegna un numero di ore insufficienti”. Ministero condannato anche al pagamento delle spese processuali quantificate in 1.500 Euro, oltre accessori di legge.
“Lo stesso Ministero dell’Istruzione – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - ha predisposto un canale tematico denominato “L’inclusione via web”, per affiancare e supportare il lavoro dei dirigenti scolastici, del personale e degli insegnanti nei percorsi didattici a distanza per gli alunni con disabilità, ma a queste buone intenzioni spesso non seguono i fatti e si assiste ancora ogi alla deprecabile prassi di decurtare le ore di sostegno, spesso con giustificazioni improbabili come quella secondo cui la DaD non sarebbe compatibile con l’orario pieno dell’insegnante di sostegno. In realtà – conclude il presidente Anief - la didattica a distanza è una modalità di fruizione del servizio-scuola che presenta una certa complessità, ed è evidente che la presenza di un insegnante di sostegno che supporti gli alunni con maggiori difficoltà, aiutandoli a seguire quanto accade, appaia ancora più indispensabile”.
L'Anief ricorda che l'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. continua a essere a disposizione di tutte le famiglie, dei docenti e dei dirigenti che necessitano del nostro intervento per ottenere per ogni alunno il giusto apporto di ore di sostegno o per avere informazioni per le azioni possibili da porre in essere per il prossimo anno scolastico.