Prevista nel Decreto Rilancio un’indennità pari a 500 euro mensili erogati per aprile e maggio spettante a colf e badanti con regolare contratto di lavoro. Chiedi a Cedan S.r.l.s. i dettagli
L’INPS, con un avviso del 25 maggio, ha comunicato l’attivazione del servizio, per la presentazione delle domande per indennità Covid-19 per lavoratori domestici, introdotta dal Decreto Rilancio n. 34 del 2020. Nel precedente Decreto “Cura Italia” non erano state introdotte misure per i domestici, seppure molti hanno perso il lavoro o avuto le ore ridotte dalle famiglie costrette a casa dall’emergenza epidemiologica. Questo sussidio è destinato solo ai lavoratori domestici non conviventi e con rapporti di lavoro superiori alle 10 ore settimanali.
Nei giorni scorso i sindacati del lavoro domestico hanno chiesto modifiche al decreto in sede di conversione, perché al momento sarebbe esclusa una parte significativa della platea, a partire dalle badanti in quanto conviventi con il datore di lavoro.
Tra i requisiti è necessario possedere un contratto di lavoro alla data del 23 febbraio con regolare iscrizione Inps, non essere titolari di pensione a eccezione dell’assegno ordinario di invalidità e non essere in possesso di altri contratti di lavoro dipendente a tempo indeterminato, eccetto lavoro a intermittenza; infine ricordiamo che sono esclusi i precettori di altre indennità o prestazioni legate all’emergenza Covid-19.
In caso di soggetti che percepiscono reddito o pensione di cittadinanza, l’indennità sarà riconosciuta fino al raggiungimento della somma di 500 euro mensili a integrazione della somma percepita a titolo RDC/PDC. L’indennità verrà erogata sulla base della domanda presentata telematicamente all’INPS.
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