L’INCONTRO
Per il MAECI erano presenti il ministro Vellano, il consigliere Schina, la Consigliera Valentina Setta, nuovo dirigente dell’Ufficio V in sostituzione del dott. Roberto Nocella, e altri funzionari. Per il M.I erano presenti le Dott.sse Ummarino, Auriemma e Priore. In apertura d’incontro il Ministro Vellano ha informato le OO.SS che per quanto riguarda la sicurezza del personale scolastico in servizio all’estero, in termini di misure di prevenzione del contagio da Covid 19, ci sarà un “allettamento” delle disposizioni dei mesi precedenti
Con i messaggi dei mesi di marzo e maggio 2020, il Maeci ha disposto che nelle sette scuole italiane all’estero i DS e le autorità diplomatiche devono armonizzare la normativa italiana con quella locale, potendo garantire così al personale le stesse misure anticontagio usate nelle scuole in territorio metropolitano. Diverse sono le disposizioni per il personale scolastico in servizio nei corsi, nei lettorati nelle scuole internazionali o bilingue, cioè in tutte quelle realtà straniere sottratte alla giurisdizione delle autorità italiane, dove si dovranno rispettare le disposizioni dei vari Paesi stranieri. Il Ministro Vellano ha proseguito informando che il MAECI è orientato a non accettare richieste di collocazione in regime di 186 del personale scolastico in servizio all’estero, in quanto il MAECI ritiene che la situazione pandemica di oggi è complessivamente migliorata rispetto al passato.
Il Ministro Vellano ha riferito alle OO.SS che i periodi di autoisolamento fiduciario o quarantena continueranno ad essere considerati all’interno del periodo di comporto previsto dall’articolo 183 del D.P.R 18/67, nonostante le modifiche apportate al comma 1 dell’art.87 della L.27/2020, che stralcia dal periodo di comporto il periodo di malattia e quarantena con sorveglianza attiva legata al Covid-19. A conclusione del suo intervento il Ministro Vellano ha liquidato la questione della chiusura della scuola italiana di Asmara, riferendo che non ci sono novità.
Nel seguito dell’incontro, i funzionari del M.I. hanno illustrato lo stato dell’arte circa le nomine dell’anno scolastico 2020/21. La Dott.ssa Ummarino ha riferito che ci sono state numerose rinunce e che, sui 166 posti vacanti, ad oggi hanno preso servizio effettivo all’estero circa 30 unità di personale. Al MAECI le prese di servizio all’estero risultano essere 26. In merito alle nomine ex articolo 24 dalle graduatorie del 2013, Maeci ha riferito di essere in attesa dell’ordinanza del MI, per procedere alla pubblicazione delle graduatorie e iniziare le procedure di nomina. L’ordinanza citata è ancora al vaglio della Corte dei Conti.
Per quanto riguarda il bando per procedere alle prove di selezione per la riformulazione delle graduatorie esaurite, i funzionari del M.I. hanno riferito che stanno lavorando sui bandi ma non si sono sbilanciati circa la tempistica. Su precisa richiesta di chiarimenti da parte dell’Anief, sul ritardo di emanazione dei decreti di trasferimento del personale docente che era in servizio presso la scuola di Asmara, in seguito alla chiusura cautelare della scuola, il MAECI ha informato è ancora in attesa che la Corte dei Conti apponga il visto al decreto di revisione del contingente, per potere procedere.
LA POSIZIONE DELL’ANIEF
In merito alle nuove prove di selezione Anief ha chiesto che dal nuovo bando vengano eliminati tutti quei vincoli comprensibili presenti nel bando precedente, che hanno escluso dalla partecipazione migliaia di docenti, determinando graduatorie cortissime o assenti. Anief ha avanzato la richiesta di valutare la possibilità di fare le prove per tutte le graduatorie, anche per quelle non esaurite, in modo tale da evitare quello che sta succedendo adesso, cioè non avere graduatorie pronte per essere usate per le nomine.
In merito ai rischi di contagio da Covid 19 Anief ha sollecitato l’amministrazione a diramare alle sedi estere disposizioni chiare che garantiscano il massimo della sicurezza possibile ai docenti e a tutto il personale scolastico. Il sindacato ha chiesto che vengano verificate con puntualità le condizioni di lavoro dei nostri docenti all’estero, in modo da intervenire tempestivamente nelle situazioni di evidente rischio di contagio. Se da un lato è normale che il MAECI non può condizionare le scelte in materia di sicurezza anticovid, adottate nelle scuole e nelle università dei Paesi stranieri nei quali operano i docenti italiani, è altrettanto vero che il diritto alla salute di questi dipendenti dello Stato Italiano non può essere affidato totalmente alle scelte dei governi di questi Paesi. Contraddicendo quanto riferito dal Ministro, Anief ha sostenuto con forza che nella realtà è del tutto evidente che l’evoluzione della pandemia nell’ultimo mese è molto peggiorata, infatti i contagi sono aumentati in maniera esponenziale in parecchi Paesi europei e nel mondo, con conseguente aumento dei ricoveri (anche in terapia intensiva) e dei decessi, la situazione non è molto diversa da quella di alcuni mesi fa. Alla luce di questa evidenza Anief, oltre a regole di protezione certe ed efficaci, ha chiesto che il MAECI riveda la propria posizione sulla non concessione dell’articolo 186 a chi ne fa motivata richiesta e che venga prorogata l’applicazione dell’articolo 7 del DPR 306/91 a tutte le sedi europee. Sulla volontà del MAECI di continuare a computare i giorni di quarantena e autoisolamento come giorni di malattia ai sensi dell’articolo 183 del Dpr 68/17, Anief sosterrà le ragioni del personale scolastico nelle sedi opportune.
“Quello che è emerso dall’incontro con il Ministero degli Affari Esteri e con il Ministero della Pubblica Istruzione è sconfortante - sostiene il presidente dell’Anief, Marcello Pacifico - siamo di fronte a una sorta di disimpegno dei Ministeri interessati. Che ci sarebbe stata una seconda ondata di Covid 19 era ampiamente prevedibile, eppure dopo le vacanze estive, il MAECI si è fatto trovare sostanzialmente impreparato e si propone di proseguire come ha fatto durante i mesi passati, anzi assistiamo a importanti passi indietro come quello sulla mancata applicazione dell’articolo 186 del DPR 18/67 a chi ne farà richiesta e della mancanza di volontà di prorogare l’applicazione dell’articolo 7 del Dpr 306/91 in tutti i Paesi. Incomprensibilmente nulla il Ministero ha previsto circa lo scomputo della quarantena dal periodo di comporto”
“Questo specifico settore della promozione della lingua e della cultura italiana all’estero è fondamentalmente abbandonato a se stesso – sostiene Salvatore Fina dell’Anief Estero - dopo circa due mesi dall’inizio dell’anno scolastico, ci sono oltre 100 cattedre vacanti, decine di graduatorie esaurite, non ci sono tempi certi per le nuove prove di selezione. Non registriamo nessun intervento significativo sulla vicenda della chiusura della scuola di Asmara, il personale trasferito da questa scuola ancora non può partire per la nuova sede assegnata. Manca l’ordinanza del MI per procedere alle nomine ex articolo 24 dalle graduatorie del 2013, eppure la legge che ha disposto le nomine dalle citate graduatorie è stata approvata a giugno.
Il MI non ha ancora designato ufficialmente il funzionario che dovrà curare le relazioni con il MAECI, eppure il 64/17 è stato approvato oltre 3 anni fa, decine graduatorie esaurite, se non siamo al caos totale poco ci manca.”
Nei prossimi giorni invieremo al Ministro di Maio e alla Ministra Azzolina un dettagliato dossier su tutte le criticità evidenziate, appellandoci a loro affinché intervengano per il rilancio di questo importante settore della nostra diplomazia culturale.