In questo tempo sospeso, complice un virus che torna a fare tremendamente paura, ci sono delle Istituzione Educative che stanno portando avanti una lotta di resistenza: nello specifico, il Convitto annesso all’Itas Anzilotti di Pescia
Da sempre vicini alle vicende che riguardano le realtà convittuali italiane, il sindacato Anief ha deciso di accendere i riflettori sulle enormi difficoltà che tali strutture stanno vivendo, con particolare riferimento al caso appena citato
Proprio nel Convitto della provincia Toscana si registrano casi di positività al Covid19 tra il personale educativo in servizio e tra i convittori ospitati. Anief intende innanzitutto esprimere la propria vicinanza a tutta la comunità scolastica di Pescia, evidenziando la propria preoccupazione per la mancanza di protocolli ad hoc per i convitti ed educandati statali.
Nel singolo caso e come spesso accade, le problematiche diventano insormontabili per carenze legislative, quindi non si è provveduto alla chiusura immediatamente e/o temporaneamente della struttura, con la messa in quarantena e il monitoraggio costante dei convittori, del Personale Educativo e del personale ATA.
È proprio la mancanza di una normativa specifica, che chiarisca l’operato all’interno di dette realtà educative, a spingere ancora una volta Anief a richiedere un incontro tra i rappresentanti del Ministero dell’Istruzione e le organizzazioni sindacali, al fine di redigere celermente un protocollo che contenga delle linee guida chiare e definite per tutti.
Lo dobbiamo alle tante realtà convittuali che quotidianamente lottano e portano avanti queste prestigiose attività educative, e soprattutto ai tanti ragazzi e bambini che vivono i Convitti 24 ore al giorno. Per evitare altri casi come quello di Pescia, per il bene di tutta la comunità scolastica.