Arriva dal Tribunale del Lavoro di Messina una nuova, soddisfacente, vittoria ottenuta dall'Anief che annulla il CCNI sulla mobilità nella parte in cui non attribuisce ai lavoratori la precedenza per assistenza al genitore disabile nei movimenti interprovinciali. Marcello Pacifico (Anief): “Diritto alla tutela e assistenza delle persone con disabilità non può essere compresso e i lavoratori che assistono il genitore disabile hanno diritto al trasferimento con precedenza anche e soprattutto fuori provincia”.
È come sempre targata Anief la nuova vittoria ottenuta grazie all'esperienza degli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli, Giuseppe Micali e Antonio Cardile che impone all'Amministrazione l'immediata rettifica dei movimenti 2020 riconoscendo a una docente titolare a Messina il diritto di precedenza per assistenza al genitore disabile in situazione di gravità nel trasferimento interprovinciale richiesto verso la provincia di Palermo. “Nel CCNI sulla mobilità del personale della scuola – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – è palese la violazione dell’art. 33 L. 104/92 e dell’art. 601 D.lgs. 297/94, in senso chiaramente sfavorevole per il lavoratore nella parte in cui esclude dai trasferimenti interprovinciali il diritto di precedenza per i figli referenti unici di persona con disabilità grave. I tribunali ci stanno dando ragione e confermano che non è possibile comprimere il diritto all'assistenza nelle persone con disabilità e che la precedenza deve essere riconosciuta anche nei movimenti del personale tra province diverse”.
Il Giudice del Lavoro ha, infatti, dato piena ragione al nostro sindacato ed emanato un provvedimento d'urgenza che obbliga il Ministero all'immediato trasferimento della ricorrente evidenziando come “sussiste il periculum in mora, posto che i tempi necessariamente lunghi del giudizio ordinario non solo determinerebbero il permanere di una situazione antigiuridica, ma rischierebbero di pregiudicare il diritto-dovere della docente di prestare la dovuta assistenza al padre invalido, stante la documentata impossibilità per gli altri familiari di occuparsene”.
L'Anief continuerà a battersi per la tutela dei diritti dei lavoratori della scuola anche nelle operazioni di Mobilità contro il vincolo istituito dalla nuova normativa per i neoimessi in ruolo 2020/2021 che impedisce il trasferimento e l'assegnazione provvisoria a tutti i lavoratori anche a quanti si occupano di assistenza a personale disabile o sono essi stessi lavoratori disabili riconoscendo i benefici della Legge 104/1992 di cui all'art. 33, commi 3 e 6 solo purché “le condizioni ivi previste siano intervenute successivamente alla data di iscrizione ai rispettivi bandi concorsuali ovvero all'inserimento periodico nelle graduatorie” e questo appare inaccettabile per il nostro sindacato”.
Per questo motivo l'Anief ha già aperto le preadesioni allo specifico ricorso che sarà promosso nelle prossime procedure di mobilità contro il vincolo di 5 anni imposto dalla nuova normativa intervenuta con la Legge 159/2019 non solo nei confronti di quanti si occupano di personale disabile ma per tutto il personale neoimmesso in ruolo a partire da questo anno scolastico.
Per ulteriori informazioni e preaderire gratuitamente al ricorso Anief contro il blocco di 5 anni nella sede di titolarità imposto ai neoimmessi in ruolo 2020/2021 e per ricevere tutte le istruzioni e le informazioni utili per l'effettiva proposizione del ricorso non appena saranno avviate le procedure di presentazione delle domande di mobilità per il prossimo anno scolastico, clicca qui.