Il Governo, in tempi brevissimi, ha approvato il decreto Ristori, del 27 ottobre 2020, con l’obiettivo di introdurre aiuti nei confronti delle partite IVA danneggiate dal nuovo DPCM del 25 ottobre 2020. La bozza del nuovo decreto, collegato all’emergenza Covid-19, conferma una serie di misure già introdotte negli scorsi mesi. Per i dettagli chiedi a Cedan S.r.l.s.
ECCO LE MISURE
Contributo a fondo perduto con cui vengono stanziati le risorse maggiori (circa la metà dei 5,4 miliardi di euro totali). Chi ha già ottenuto l’indennizzo l’erogazione sarà automatica e arriverà con bonifico sul conto-corrente da parte dell’Agenzia dell’Entrate entro il 15 novembre. Per chi, invece, non ne ha usufruito nei mesi precedenti l’Agenzia riaprirà un canale per le istanze e il ristoro (in questo caso arriverà entro metà dicembre). Stando a quanto riporta il testo della bozza ufficiale, i contributi a fondo perduto sono previsti nella misura del:
- 100% per gelaterie, pasticcerie e bar senza cucina;
- 150% per ristorazione, aziende agricole e strutture alberghiere;
- 200% per catering, piscine, palestre, teatri e cinema;
- 400% per discoteche, sale da ballo e simili.
Proroga Cassa integrazione ordinaria per sei settimane: potranno accedere entro il 31 gennaio 2021 tutte le imprese che hanno esaurito le precedenti settimane di Cassa integrazione o quelle soggette a chiusura o limitazione delle attività economiche.
Esonero contributi previdenziali per un periodo di quattro mesi godibili entro il 31 maggio 2021 (a eccezione del settore agricolo) per i lavoratori che sono stati costretti a sospendere o ridurre la propria attività,
Credito d’imposta sugli affitti per le imprese esteso ai mesi di ottobre, novembre e dicembre, e potranno accedervi anche le imprese che registrano ricavi superiori ai cinque milioni di euro ma che riportano un crollo del fatturato del 50%.
Cancellazione della seconda rata dell’IMU 2020 da pagare entro il 16 dicembre 2020. Questa dovrebbe essere eliminata per tutti i soggetti economici colpiti dal DPCM 25 ottobre: ristoratori, gestori di cinema, teatri, palestre, piscine e altre attività per le quali è imposta la chiusura totale o anticipata alle 18.00.
Estensione di altre due mensilità per il REM (Reddito di Emergenza).
Il decreto ristoro, inoltre, prevede una serie di sostegni ad hoc per i lavoratori di determinate categorie interessate dalle restrizioni. Si parte da un’indennità di 1.000 euro per i lavoratori autonomi e intermittenti dello spettacolo a 800 euro, invece, per i lavoratori del settore sportivo che avevano precedentemente usufruito dei sostegni dispiegati dai decreti “cura Italia” e “rilancio”.
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