Tra il 6 e il 7 novembre ha ottenuto l’approvazione del Consiglio dei Ministri il cosiddetto Decreto legge “Ristori Bis”, nominato così dallo stesso premier Conte; esso introduce ulteriori misure a sostegno dei settori più interessati dalle misure restrittive adottate con i precedenti decreti del 24 ottobre, ovvero il noto Decreto Ristori.Per saperne di più, visita il sito www.cedan.it
All’art. 13 si introduce il congedo parentale straordinario per quei genitori che vivono nelle aree del territorio nazionale caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto (ovvero le zone Rosse), nelle quali per le scuole secondarie di primo e secondo grado si è provveduto alla sospensione delle lezioni in presenza. Se il lavoro dei genitori non può essere svolto in modalità agile ed entrambi i genitori risultino essere dipendenti allora è riconosciuta l’astensione dal lavoro per tutto il periodo della didattica a distanza dei figli e tale congedo sarà retribuito al 50% della retribuzione del genitore.
Oltre al congedo parentale straordinario, un’altra misura a favore delle famiglie italiane è il Bonus baby-sitting già pensato con il primo decreto elaborato all’inizio della pandemia, con il Decreto Legge Cura Italia e successivamente prorogato con il decreto Rilancio nel quale venivano riconosciuti € 1.200 per i dipendenti e lavoratori autonomi ed € 2.000 per i dipendenti del settore sanitario. Questa volta la differenza sta nell’importo: si tratta, infatti, di € 1.000 complessivi senza fare distinzione tra le attività lavorative genitoriali.
Tale prestazione è riconosciuta a entrambi i genitori solo se la prestazione lavorativa non può essere svolta in smart working, e ciò è subordinato al fatto che all’interno del nucleo familiare non vi sia un genitore che benefici di altri strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione e/o cessazione dell’attività lavorativa, o se uno dei genitori sia disoccupato o non lavoratore. Un'altra differenza con i precedenti decreti è che tale bonus non potrà essere riconosciuto per i nonni che vorranno prendersi cura dei propri nipoti. Il bonus non è compatibile con il bonus asilo nido.
Come per il congedo parentale straordinario, anche il bonus baby-sitting sarà corrisposto a quei nuclei familiari che vivono in territori caratterizzati da uno scenario di massima gravità, ovvero per quei nuclei familiari che vivono nelle zone rosse quali a oggi Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta.
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