Ha avuto luogo oggi l’incontro tra il MUR e l’ANIEF sul tema Policlinici Universitari (AOU). L’ANIEF ha aperto l’intervento puntando sul fatto che qualsiasi proposta non può prescindere da quanto previsto dall’art.13 della L.240/2010, ovvero dalla definizione di uno schema tipo di convenzione che renda omogenei sul territorio nazionale i Protocolli d’Intesa Regioni-Università, senza comunque pregiudicare le specificità territoriali, che porti al superamento delle criticità attuali generate per lo più dai diversi sistemi/accordi regionali. Si è evidenziata la necessità di valorizzare la specificità del personale che opera presso i Policlinici universitari
Si è svolto oggi 27 novembre 2020, alle ore 11.15, l’incontro tra il MUR e l’ANIEF sul tema Policlinici Universitari (AOU). L’ANIEF ha aperto l’intervento puntando sul fatto che qualsiasi proposta non può prescindere da quanto previsto dall’art.13 della L.240/2010, ovvero dalla definizione di uno schema tipo di convenzione che renda omogenei sul territorio nazionale i Protocolli d’Intesa Regioni-Università, senza comunque pregiudicare le specificità territoriali, che porti al superamento delle criticità attuali generate per lo più dai diversi sistemi/accordi regionali.
Si è evidenziata, inoltre, la necessità di valorizzare la specificità del personale che opera presso i Policlinici universitari (le così dette AOU), attraverso l'introduzione di precise e specifiche norme contrattuali che abbiano validità per tutti i lavoratori che vi operano. E questo a prescindere dall’istituzione che è titolare del rapporto di lavoro o ne corrisponda gli emolumenti e in ossequio al combinato disposto tra l’art.5 CCNQ 2016 e l’art. 2 lett. a) del D.lgs. 517/99.
È stata presentata, quindi, la necessità di una reale classificazione e valorizzazione delle professionalità del personale universitario integrato nelle AOU, salvaguardandone la possibilità di carriera anche in relazione alle attività di didattica e ricerca svolte in considerazione dei rispettivi Ordini Professionali e relativi Albi.
Di conseguenza, a tal fine, bisogna definire, nell’ambito della revisione del sistema di classificazione, una distinta disciplina che consenta di individuare per il personale della c.d. Sanità Universitaria un giusto inquadramento che tenga conto della collocazione professionale acquisita e del trattamento economico nel tempo maturato in applicazione dell’art.31 del DPR 761/79, attraverso il riconoscimento giuridico dell’applicazione dello stesso art. 31. Questo consentirebbe di recuperare parzialmente il blocco di fatto delle PEO (progressioni economiche orizzontali) e PEV (progressioni economiche verticali) per il personale universitario assegnato funzionalmente alle AOU.
Si è posta, dunque, come fondamentale, la realizzazione di un sistema che garantisca la conservazione della posizione economica e di carriera maturata presso l’AOU, anche nei casi di mobilità, sia esterna che interna all’Ateneo di riferimento. Infine è stato rappresentato come essenziale il garantire certezza di risorse finalizzate al sistema di retribuzione fondamentale, accessorio, e di progressione di carriera, così come previste dalle norme e dai contratti vigenti. E allo stesso modo va garantita la possibilità, per il personale T.A. e socio-sanitario, di espletare attività didattica come previsto dall’art 6 della 502/92 per il personale del SSR.