Anief, con la propria delegazione composta dalla dott.ssa Maria Guarino e dalla prof.ssa Maria Daniela Mauceri - rispettivamente presidenti regionali Anief Liguria e Calabria - e dalla prof.ssa Di Piazza in rappresentanza dei dirigenti scolastici, ha partecipato al tavolo permanente convocato dal Ministero dell’Istruzione, volto prioritariamente a discutere il tema della povertà educativa, acuito dall’emergenza sanitaria e ricorso alla DDI
Ha introdotto i lavori il dott. Federico Scriva del Dipartimento per la Programmazione e Gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali, diretto dalla Dott.ssa Boda. Presenti, oltre alle organizzazioni sindacali firmatarie del protocollo di intesa sulla sicurezza, i rappresentanti delle famiglie e il Ministero della Salute.
Ha aperto i lavori il dott. Roberto Di Bella, già presidente del tribunale dei minori di Reggio Calabria, che ha illustrato il protocollo d’intesa siglato, tra gli altri attori, dal Ministero dell’Istruzione, avente come finalità una concreta alternativa di vita per i soggetti minorenni e i familiari che vivono in contesti di criminalità organizzata.
Tra le varie proposte, quella di puntare sul tempo pieno a scuola, così come auspicato da anni dal nostro sindacato, con apertura pomeridiana delle scuole, in modo da farle divenire centri di aggregazione culturale.
La prof.ssa Di Piazza di Anief ha portato la sua esperienza in quanto dirigente di un Istituto a rischio della periferia di Catania e ha chiesto un tavolo tecnico specifico, in cui vengano coinvolti i dd.ss. del territorio interessato. Successivamente è intervenuto Filippo Dispenza, commissario Prefettizio del comune di Vittoria, rimbalzato alla cronaca perché ente commissariato per infiltrazioni mafiose: il prefetto si è impegnato in prima persona al contrasto dell’illegalità sul suo territorio, proprio coinvolgendo le scuole secondarie in progetti volti ricostruire una identità, un senso civico, permeato di legalità. Lo stop della didattica in presenza è stato una battuta di arresto per tale azione di promozione della legalità, pertanto spera si possa riprendere presto la didattica in presenza, puntando su uno screening capillare della popolazione per contrastare la diffusione del Virus e togliere così’ “manovalanza” alla criminalità organizzata che opera sul territorio.
Il maestro Cesare Moreno, presidente dell’associazione Maestri di Strada, ha parlato del tasso di dispersione scolastica che in DAD ha fatto un balzo in avanti spaventoso, puntando all’importanza della relazione educativa in presenza e della scuola come unico vero luogo per sentirsi al sicuro.
È intervenuta poi la dott.ssa Boda, che ha ringraziato gli illustri ospiti, spiegando il perché questo tavolo sia stato voluto dal Ministero, in quanto propedeutico alla firma del rinnovo del protocollo d’intesa per garantire l’avvio dell’anno scolastico nel rispetto delle regole di sicurezza per il contenimento della diffusione del Covid-19 del 3 agosto scorso, alla luce delle problematiche emerse durante la seconda ondata epidemiologica. In chiusura, per il Ministero della Salute, è intervenuta la dott.ssa Caraglia che si è impegnata a richiedere al Ministro quali iniziative di screening e test rapidi stanno per attuarsi in concomitanza della ripresa della scuola in presenza al 7 gennaio.
Sul punto è intervenuta Anief che ha sostenuto con fermezza la necessità di uno screening sistematico per tutta la comunità educante affinché si possa ritornare in sicurezza a scuola: solo la didattica in presenza è l’unico vero strumento per contrastare efficacemente i fenomeni di abbandono scolastico, cui il protrarsi della DDI potrebbe essere estrema conseguenza.