Arriva dal Tribunale del Lavoro di Foggia una nuova vittoria targata Anief in favore del personale ATA che rivendica il diritto all'immediata e integrale ricostruzione di carriera computando tutto il servizio a tempo determinato. Il Ministero dovrà immediatamente re-inquadrare una collaboratrice scolastica di ruolo dal 2014, ma con circa 20 anni di precariato alle spalle, corrispondendole anche le differenze retributive mai riconosciute. Marcello Pacifico (Anief): Ancora una vittoria Anief in favore del personale ATA da troppo tempo “dimenticato”.
Gli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Maria Rosaria Calvio vincono ancora in tribunale per gli iscritti Anief e ottengono giustizia per una collaboratrice scolastica he rivendicava il diritto al riconoscimento immediato e per intero del lungo servizio svolto con contratti a termine ai fini della ricostruzione di carriera, con conseguente pagamento delle differenze retributive dovute in funzione del suo collocamento nella fascia stipendiale corretta. “Il personale ATA che svolge servizio a termine – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - è discriminato all'interno della contrattazione collettiva e anche nella normativa interna che regola la ricostruzione di carriera dopo l'immissione in ruolo. I collaboratori scolastici e il personale ausiliario, inoltre, hanno un termine più lungo per ottenere il cosiddetto 'riallineamento della carriera', che è di ben 4 anni superiore rispetto a quello dei docenti e, troppo spesso, non viene neanche effettuato immediatamente. Il nostro sindacato continuerà la sua battaglia al fianco di tutti i lavoratori della scuola e si batterà ai prossimi tavoli della contrattazione fino a quando ogni discriminazione non sarà superata”.
La lavoratrice, infatti, ormai assunta con contratto a tempo indeterminato, aveva svolto servizio con contratti a termine fin dal 1983 e, all’atto dell'immissione in ruolo intervenuta solo 20 anni dopo, nella ricostruzione di carriera non le era stato riconosciuto per intero tutto il servizio svolto con contratti a termine. L'Anief, intervenuta a tutela dei suoi diritti, ha ottenuto finalmente giustizia e il riconoscimento del loro pieno diritto all'integrale e immediata ricostruzione della carriera pregressa. Il Giudice del Lavoro di Foggia, infatti, ha evidenziato come “Il diritto al computo dell'intera anzianità di servizio anche per il periodo di vigenza di un rapporto di lavoro a tempo determinato (come quello non di ruolo prestato dalla parte ricorrente) può ritenersi un consolidato principio desumibile dalla normativa comunitaria. È sufficiente al riguardo richiamare la clausola 4 dell'Accordo Quadro sul lavoro a tempo determinato, trasfuso nella Direttiva 99/70/CE del 28 giugno 1999, che stabilisce che i lavoratori a tempo determinato non possono essere trattati in modo meno favorevole dei lavoratori a tempo indeterminato comparabili per il solo fatto di avere un contratto o rapporto di lavoro a tempo determinato, a meno che non sussistano ragioni oggettive; e che i criteri del periodo di anzianità di servizio relativi a particolari condizioni di lavoro dovranno essere gli stessi sia per i lavoratori a tempo determinato sia per quelli a tempo indeterminato” e ha, pertanto, accolto il ricorso dichiarando “il diritto della parte ricorrente alla ricostruzione della carriera, considerando per intero ai fini giuridici ed economici tutti i periodi di servizio svolti in costanza di rapporti di lavoro a tempo determinato nonché con l’applicazione della clausola di salvaguardia prevista dall'accordo del 19 luglio 2011” e condannato il Ministero dell'Istruzione “a collocare parte ricorrente nella fascia stipendiale spettante in seguito alla suddetta ricostruzione dell’anzianità di servizio”, “al pagamento delle relative differenze retributive, oltre interessi come per legge” e al pagamento di 1.000 Euro di spese di lite, oltre accessori.
L'Anief ricorda a tutti i lavoratori che è ancora possibile ricorrere per vedersi riconosciuto il diritto all'integrale ricostruzione di carriera commisurata agli effettivi anni di servizio prestati con contratti a tempo determinato e per ottenere il corretto inquadramento stipendiale.
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