Continuano le soddisfacenti vittorie in tribunale per il sindacato Anief che da sempre si è mosso a tutela dei diritti dei lavoratori precari della scuola da anni sfruttati con un'interminabile serie di contratti a termine su posto vacante in palese violazione delle norme comunitarie. La nuova sentenza targata Anief - e ottenuta dagli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Salvatore Russo- arriva dal Tribunale del Lavoro di Roma e condanna il Ministero dell'Istruzione al riconoscimento delle progressioni stipendiali mai corrisposte al personale precario e al risarcimento del danno pari a 5 mensilità dell'ultima retribuzione. Marcello Pacifico (Anief): “Il nostro sindacato si batte in tutte le sedi per restituire dignità al personale precario della scuola. Urgente la loro stabilizzazione”. Ancora possibile aderire ai ricorsi Anief per ottenere gli scatti di anzianità e il risarcimento del danno per il periodo di precariato svolto oltre i 36 mesi di servizio su posto vacante.
Il Tribunale del Lavoro di Roma, infatti, evidenzia come nel caso in esame siano “stati stipulati ben 5 contratti a termine consecutivi a partire dall’a.s. 2013/2014 e sino all’a.s.2017/2018, con scadenza in due casi al 31 agosto e negli altri casi al 30 giugno, con le stesse mansioni, con la stessa causale rispetto a posto vacante presso lo stesso istituto comprensivo di Roma e che, in seguito, è stato stipulato ancora un ulteriore contratto per il periodo dal 19.9.2019 sino al 31.8.2020 presso lo stesso istituto e sullo stesso posto” al docente precario, dunque, spetta senza ombra di dubbio “il risarcimento danni e, quanto alla sua quantificazione, l’importo dovuto può essere ben quantificato, tenendo conto dei parametri legali e del numero dei contratti, in numero 5 mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto” e anche il diritto agli scatti di anzianità, in quanto “il lavoratore il quale abbia lavorato per una stessa amministrazione per un determinato arco temporale in esecuzione di uno o di una pluralità di contratti a termine non può essere trattato, sotto il profilo retributivo, in maniera deteriore rispetto ad altro lavoratore che abbia lavorato per un tempo equivalente ma che sia assunto con contratto a tempo indeterminato”.
“Ancora una volta – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – il nostro sindacato ha agito a tutela dei lavoratori precari della scuola e continueremo a batterci anche ai tavoli della contrattazione per restituire dignità ai lavoratori a termine e superare ogni discriminazione. È evidente, inoltre, che si debba procedere immediatamente all'immissione in ruolo di tutti i precari che da anni e con grande professionalità stanno consentendo il corretto svolgimento delle attività didattiche, utilizzando procedure di reclutamento snelle e urgenti, anche utilizzando le GPS”.
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