Si è svolto l’incontro convocato dalla ministra del MUR prof.ssa Maria Cristina Messa con la nostra organizzazione sindacale. Sono stati trattati temi rilevanti per Ricerca Università e AFAM con particolare riferimento al contributo del nostro settore al rilancio del Paese, al contrasto alla pandemia, all’efficace utilizzo delle risorse del Next Generation EU, agli investimenti in R&S e al sistema di governance della ricerca pubblica. Largo spazio è stato inoltre dedicato alle annose criticità del sistema EPR che dovranno essere quanto prima risolte. L’Anief ha in particolare segnalato le principali materie che dovranno essere affrontate e che di seguito riassumiamo
Si è svolto l’incontro convocato dalla Ministra del MUR prof.ssa Maria Cristina Messa con la nostra organizzazione sindacale. In questa prima occasione di confronto sono stati trattati temi rilevanti per Ricerca Università e AFAM con particolare riferimento al contributo del nostro settore al rilancio del Paese, al contrasto alla pandemia, all’efficace utilizzo delle risorse del Next Generation EU, agli investimenti in R&S e al sistema di governance della ricerca pubblica. Largo spazio è stato inoltre dedicato alle annose criticità del sistema EPR che dovranno essere quanto prima risolte.
L’ANIEF ha in particolare segnalato le principali materie che dovranno essere affrontate e che di seguito riassumiamo.
Pieno coinvolgimento degli EPR in tema di Innovazione Tecnologica e Transizione Ambientale
È essenziale evitare una marginalizzazione della ricerca pubblica rispetto a quella privata. Competenze, professionalità ed attività degli EPR debbono essere utilizzate appieno.
Favorire Sinergie tra EPR, Università, e Imprese
È necessario rafforzare le esperienze già avviate nel passato a livello territoriale tra istituzioni di ricerca pubbliche e settore privato, limitate molto spesso da scarsi livelli di investimento, burocrazia e normative talvolta inadeguate.
Maggiori investimenti per EPR a partire dai finanziamenti ordinari
Anni di tagli lineari hanno messo a rischio anche le attività ordinarie degli EPR. Investimenti in attività, aggiornamento e manutenzione della strumentazione, missioni valorizzazione professionale risultano sempre più difficoltosi. Gli ultimi positivi interventi per la Ricerca Pubblica sono ancora insufficienti.
Rinnovo CCNL
Dopo il decennio di blocco, l'ultimo CCNL ha solo parzialmente consentito di recuperare potere d'acquisto. Non è possibile immaginare ulteriori ritardi. Occorre avviare immediatamente la discussione propedeutica all'atto di indirizzo e rinnovare il Contratto prima dell’estate.
Valorizzazione del personale
Il mortificante e pressoché totale blocco delle carriere dei Ricercatori e Tecnologi alimenta la cosiddetta fuga dei cervelli. Analoga situazione critica si registra per il personale tecnico amministrativo, ormai con aspettative di crescita professionale vicina allo zero.
Lotta al precariato e nuovo programma di assunzioni
Dopo anni di tagli e di blocco di turn over, stiamo assistendo ad una progressiva riduzione ed invecchiamento del personale impegnato negli Enti Pubblici di Ricerca. È necessario agire immediatamente per accrescere il numero di addetti, procedere alla stabilizzazione del personale in servizio e per definire un adeguato modello di reclutamento a regime.
Governance unica
Deve essere superata l’attuale separazione di fatto tra Enti Pubblici di Ricerca, trovando soluzioni adeguate in materia di vigilanza e coordinamento. E’ elevato il rischio di perdere autonomia e capacità progettuale negli Enti non vigilati dal MUR, trattati nei fatti sempre di più alla stregua di dipartimenti ministeriali.
La Ministra Messa, anche in forza della sua pregressa esperienza nei Settori della Ricerca, e dell’Università, ha dato un riscontro puntuale e nel merito delle questioni sollevate da Anief. In particolare, la ministra si è detta convinta della necessità di un coinvolgimento degli EPR nella programmazione legata al Recovery Fund, dell’urgenza di interventi normativi specifici per gli Enti di Ricerca, di interventi diretti a favorire sinergie e semplificare la burocrazia, di procedere ad una organizzazione del sistema ricerca nel suo complesso.
La ministra ha inoltre espresso consapevolezza dell’importanza del capitale umano, del riconoscimento professionale e dell’urgenza del rinnovo del CCNL, sottolineando che i cambiamenti necessari saranno possibili solo attraverso il pieno coinvolgimento delle Parti Sociali.
Infine è stato comunicato che verranno calendarizzati specifici incontri e tavoli tecnici per affrontare nel dettaglio i diversi temi. Certamente valuteremo quanto i buoni propositi si tradurranno in atti concreti, ma in questo primo incontro abbiamo avuto netta la sensazione di un interlocutore che conosce a fondo il mondo della ricerca, premessa che, ferme restando le rispettive convinzioni e prerogative, è certamente essenziale per consentire un confronto merito e per affrontare fattivamente le problematiche della Ricerca Pubblica italiana.
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