Martedì scorso si è svolto il webinar sul tema “Concorso IRC, le proposte di ANIEF”. Il professor Alessandro Manfridi ha esaminato quali sono le certezze, quali le domande inerenti il bando che eventualmente verrà emanato per il prossimo concorso. Dopo la firma dell’intesa tra il ministro Azzolina e il presidente della CEI, il cardinal Bassetti, lo scorso 14 dicembre e il DL 31 dicembre 2020, n. 183, convertito, con modificazioni, dalla l. 26 febbraio 2021, n. 21, che prevede la possibilità di emanare il bando entro il 2021 per i posti disponibili negli anni 2021-22, 2022-23 e 2023-24.
L’Anief propone l’immissione in ruolo - come stabilito dall’art.1 bis, comma 3, della l. 159, 20 dicembre 2019, che converte, con modificazioni, il DL 29 ottobre 2019, n.126 - di tutti i candidati presenti nelle graduatorie regionali su base diocesana del concorso 2004 (a completamento del contingente di 472 unità immesse in ruolo il 1.09.2020 come disposto dal DM 93 dell’8.08.2020); la conferma della quota del 70% dei posti d’insegnamento complessivamente funzionanti nel territorio di pertinenza di ciascuna diocesi da rendere disponibili per il concorso in ogni regione, secondo quanto disposto dalla L.186, 18 luglio 2003, articolo 2, commi 1, 2 e 3. Inoltre chiede una verifica e una tutela per gli insegnanti precari con più di 36 mesi di servizio che abbiano idoneità pluriennale e siano in possesso di titoli pregressi a quelli previsti dal DPR n. 175/2012; l’istituzione di una graduatoria ad esaurimento, in seguito alla fondamentale procedura di concorso per titoli e servizio, che possa essere utilizzata fino all'emanazione di un ulteriore bando di concorso, oltre all’immissione in ruolo dei posti messi al concorso per gli anni scolastici 2021-22, 2022-23 e 2023-24.