L'Anief vince ancora nei tribunali di tutta Italia e ottiene conferma che anche ai docenti immessi in ruolo dopo il 1° settembre 2011, ma con almeno un anno di precariato svolto entro il 2010/2011, va applicata la “clausola di salvaguardia” prevista dal CCNL 2011 che prevede il diritto al mantenimento del gradone stipendiale “3-8 anni”, molto più favorevole ai lavoratori, oltre all'immediata e integrale ricostruzione di carriera e al riconoscimento degli scatti mai percepiti durante il precariato. Marcello Pacifico (Anief): “Superare le discriminazioni stipendiali subìte dai precari è nostra priorità”
Le sentenze fioccano da tutta Italia e accolgono in toto i ricorsi Anief patrocinati dagli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Tiziana Sponga e Irene Lo Bue, per il Tribunale del Lavoro di Modena e Salvatore Russo per il Tribunale del Lavoro di Roma ottenendo altri 4 successi con il pieno riconoscimento del diritto di altrettanti docenti, immessi in ruolo dopo il 2011, all'integrale e immediato riconoscimento di tutto il servizio svolto durante il precariato e all'applicazione, equiparando tutto il suo servizio a termine a quello svolto a tempo indeterminato, della contrattazione collettiva nazionale economica precedente, che riconosceva il diritto al gradone stipendiale 3-8, molto più favorevole rispetto a quello attuale. Ministero condannato, inoltre, a corrispondere ai ricorrenti gli scatti di anzianità per il servizio svolto a termine da ogni docente e a pagare le spese di soccombenza.
“Abbiamo nuovamente avuto ragione in tribunale contro un CCNL economico di comparto che da sempre discrimina i preari sugli scatti di anzianità e che, con quello siglato nel 2011 da buona parte degli altri sindacati, addirittura non applica la “clausola di salvaguardia” riconoscendo il permanere del primo gradino stipendiale 0-2 a quanti svolgevano servizio a termine disattendendo palesemente le prescrizioni della Direttiva Comunitaria 1999/70/CE – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – Ci impegneremo perché con la nostra partecipazione ai tavoli della trattativa segni una svolta per la tutela dei diritti dei precari prima e dopo l'immissione in ruolo”. L'Anief ricorda a tutti i lavoratori che è ancora possibile ricorrere per vedersi riconosciuto il diritto all'integrale ricostruzione di carriera commisurata agli effettivi anni di servizio prestati con contratti a tempo determinato e per ottenere immediatamente il corretto inquadramento stipendiale.
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